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Anche il Baretti, periodico scolastico letterario del professor Perosino, recava nel numero dell'8 giugno un lungo articolo del suo direttore, che, elogiando l' "inappuntabile precisione" degli attori, scriveva: "Il tenere a memoria le cinquanta e più pagine di latino, l'esporre questo latino con garbo, con iscioltezza di gesto, con prontezza, con precisione senza mai incespicare nella pronunzia o errare nella prosodia, tutte cose facilissime a succedere, non era certo un còmpito così leggero.
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