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Le postulanti gli dicevano che, se "tutti coloro che hanno l'onore di poter apprezzare le sue grandi virtù", andranno a gara in sì bel giorno a presentargli le più fervorose felicitazioni, esse, sue figlie, e debitrici a lui della loro felicità, esse "che [641] nella sua veneranda persona " avevano " un Padre il più amorevole ", sarebbero state felici, se avessero potuto di presenza offrirgli i loro omaggi: " Sebbene in ogni tempo siamo tenute a pregare per la S. V. R., pur nonostante sarà oggi che le deboli nostre preci più veloci del solito passeranno i cieli, e quale incenso odoroso giungeranno al trono del Dator d'ogni bene, impetrando sopra la S. V. R. le celesti benedizioni "..
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