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Consacra quindi una pagina all'Esercito Sardo: afferma che la maggior parte dei nostri soldati prima di partire per la Crimea vollero confessarsi, comunicarsi e mettersi al collo la medaglia della Madonna; ricorda le loro geste valorose, la morte gloriosa dei generali Ansaldi e La Marmora, del colonnello di Montevecchio, del capitano dì San Marzano; ma si dice angustiato perchè non siasi ancora fatta una genuina relazione di quei fatti particolari e luminosi, i quali, mentre torneranno sempre a maggior decoro del nome sabaudo, che ci gloriamo di portare, riveleranno altresì le convinzioni religiose degli ufficiali e soldati, i quali morendo esclamavano: - Se si ha da morire, si' muoia Per la patria, per il Re, ma nella Religione santa in cui siamo nati, cresciuti, cogli spirituali conforti di Lei che ci salvino, col Patrocinio della SS. Vergine che inspira tanta fiducia ai Piemontesi soldati.
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