Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html |
A016001930 |
Finalmente dell'arcipelago fueghino Don Bosco dice: "Alcune di queste isole erano abitate da indigeni abbastanza numerosi; altre sterili, nude, rocciose, disabitate; altre tutte [398] coperte di neve e di ghiaccio. |
||
A016001930 |
Sono proprio questi i tre aspetti del paesaggio fueghino: la zona pianeggiante e stepposa abitata dagli indigeni Ona; poi la zona cordiglierana insulare coperta di nevi perpetue e di ghiacciai immensi; quindi i gruppi numerosi di isole verso occidente, sterili, nude, rocciose, dove vivono gli Indi Alacaluf e Vagan. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html |
A018001949 |
Fra le mentovate isole maggiori, che costituiscono come l'ossatura dell'arcipelago fueghino, stanno sparpagliate innumerevoli minori e minime, separate fra loro da una rete complicatissima, un vero labirinto, di tortuosi canali.. |
||||
A018001951 |
Gli esploratori che per circa tre secoli navigarono attraverso l'arcipelago fueghino si accordano nel rappresentare miserevolissimo lo stato di questi selvaggi; sfuggì per altro a tutti la condizione degli Ona residenti nella parte orientale dell'Isola Grande, fisicamente superiori agli altri e somigliantissimi agli Indi Patagoni. |
||||
A018001972 |
Tre vantaggi principali egli aveva ritratto dalla sua esplorazione: una discreta conoscenza dei luoghi, un'idea approssimativa sulle condizioni degli Indi e la constatazione importante che conveniva collocare la sede della Missione a Puntarenas, oggi Magallanes, essendo questo il punto più centrale di comunicazione con il Cile, la Terra del Fuoco e le Isole Malvine; poichè la sua Prefettura si estendeva anche alla parte cilena dell'arcipelago fueghino e alle isole anzidette, oltrechè alla Patagonia meridionale, cioè alla Governazione di Santa Cruz, dove lavoravano già Don Savio e Don Beauvoir.. |