Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html |
A008000867 |
E' doveroso il dare un saggio di queste lettere spiranti la stessa fiducia, e lo faremo riportando la lettera di un'altra nobildonna fiorentina. |
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A008004846 |
Sulla nota [533] degli oblatori figuravano i nomi più illustri dell'aristocrazia fiorentina.. |
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A008008220 |
La carità di D. Bosco per la Contessa Calderari accrebbe, se pur era possibile, la venerazione e l'affetto che avevano per lui la nobiltà Romana e Fiorentina.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html |
A009002322 |
Una signora fiorentina [226] offerse un elegante incensiere con navicella. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html |
A013002964 |
La tendenziosa notizia poteva danneggiare non poco il Servo di Dio; onde fu provvidenziale una nota ufficiosa de L'Osservatore Romano, dove, riferite le parole della gazzetta fiorentina sullo scopo dell'" egregio sacerdote torinese Don Bosco" nella sua andata a Roma, si diceva: ""La origine e la provenienza di tali dichiarazioni ci dispensano dal dichiarare che sono una sciocca invenzione".. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
A015002079 |
A Don Bosco davano poi sempre un grande affidamento le materne sollecitudini della contessa Uguccioni, che metteva ognora a sua disposizione la sua alta influenza presso le famiglie della prima società fiorentina. |
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A015002094 |
Di lontano ricorro alla nota di Lei carità per un'opera che è tutta a benefizio della pericolante gioventù Fiorentina.. |
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A015003432 |
Sostanzialmente fu una ripetizione delle precedenti; di nuovo c'era soltanto la [530] parte che riguardava l'opera fiorentina e che il Direttore della casa riassunse in questi termini [464]:. |
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A015003533 |
Il primo veniva da Ancona e andava direttamente a Torino; il secondo, che tornava da Loreto e aveva assistito alla conferenza fiorentina e a quella romana, lo riconobbe subito. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html |
A018001482 |
Scrisse alla marchesa Enrichetta Nerli fiorentina, una anch'essa delle mamme.. |
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A018001588 |
A Firenze i Salesiani pensavano di portarlo senz'altro nella loro casa; ma dovettero fare i conti con la mamma fiorentina, la contessa Uguccioni, che, impedita di muoversi, [310] aveva mandato alla stazione alcuni parenti con l'ordine di condurlo al suo palazzo in via degli Avelli. |