Giacomo cuoco, Alessandro carbonaro, Fabrizio panattiere. 208.

 Fabrizio, sono qui col sig. Alessandro, pel nostro fine; scusatemi se abbiamo un tantino ritardato; alcuni miei affari di cucina mi hanno trattenuto più che non credeva..

 (Fabrizio la cenno di approvazione).

 Questo, secondo me, va bene per li pesi ordinari come per Giacomo che è cuoco, per voi Fabrizio che siete panattiere; ma per me, che vendo carbone, carbonina, legna, fascine a rubbi e a carra non so come spicciarmi..

 Caro Fabrizio, se io aumento il prezzo la gente va a comperare altrove, e il mio negozio....

 Caro Fabrizio, voi ci avete prestato un gran favore, vi siamo cordialmente obbligati, Se non vi par troppo, siate ancor compiacente di ripeterci in poche parole tutto quello che ci avete minutamente spiegato..