La malattia s'è svolta in un'eruzione cutanea che pare ben avviata.

 Appena giunto, volò al letto dell'infermo, che l'accolse [238] con trasporto di gioia; ma qual fu il dolore del buon confratello nel vederlo disteso in letto, con un reuma che gli impediva di muovere un braccio! Egli credeva che la malattia fosse cosa da poco, ed invece lo trovò aggravato per la terza eruzione cutanea di miliari, cioè di vescichette rosse e perlacee, grosse come un grano di miglio..

 Ma il 16 dicembre, 1° giorno della Novena del S. Natale, Don Francesia telegrafava: "Quarta eruzione.

 È la quarta eruzione e la continua febbre ed il sudore copiosissimo lo stremano di forze..

 In pari tempo aveva comunicato il telegramma della quarta eruzione a tutti i Direttori, implorando preghiere comuni e private; e la triste notizia suscitava generosi olocausti..

 Nel momento che le scrivo pare si manifesti una nuova eruzione di migliare..

 Aveva il poveretto alcune volte la febbre violenta, con vomito dieci o dodici ore, in uno spasimo estremo, e, cessando la febbre, ecco l'eruzione di migliari.

 Eruzione tende finire "; e poi scriveva:.

 L'eruzione migliarica si calmò alquanto, ma lasciò il povero Don Bosco in molta stanchezza.

 Oggi fu quasi tutto il giorno con una febbre leggera, che forse fa temere una settima od ottava eruzione migliarica.

 Intanto la comunicazione, fatta alle Case, del telegramma della " quarta eruzione " aveva destato gare di amore e di fede..

 Nello stesso giorno, Enria, mentre confermava a Buzzetti, la nuova eruzione, gli dava pure buone speranze: [257].

 Le migliari fecero un'altra eruzione, ed è già la sesta o la settima.

 Figuratevi, o cari fratelli, ha avuto la sesta o la settima eruzione di migliari, e con reuma al braccio sinistro che non poteva più muoverlo; e che in queste migliari, quando giungono alla terza eruzione, la contano già come una grazia.

 Questi s'intrattenne con lui in lunghi colloqui confidenziali, e subito scriveva a Buzzetti: "Don Bosco oggi sta meglio; febbre piccola, testa più libera, l'eruzione gli dà poca molestia.

 Il medico stamane diceva con tripudio e quasi trionfante: - Sono tre giorni che non abbiamo più avuta febbre nè sintomi di nuova eruzione! - A lui pareva già gran cosa, e la sarà se si considera il grave stato in cui si trovò alcune volte il povero infermo.

 Sperava nella settimana si potesse alzare, ma ora temo assai che il possa, a motivo di questa eruzione.

 Finalmente una lettera di Don Francesia a Don Rua, scritta la mattina del 5, e spedita con un poscritto ed un'altra aggiunta la sera, dava di nuovo le più liete speranze: "Abbiamo avuta una decima o undicesima eruzione.

 Ieri ebbe più febbre e prima una notte affannosa con sogni paurosi, che lo facevano gridare, ed alla sera si manifestò l'eruzione copiosa, Ha la mano sinistra coperta quasi da foruncoli, tutta spelata e dice se la sente come se l'avesse immersa in una pentola bollente.

 Don Bosco è molto tranquillo: l'eruzione è calma; la pelle secca e cade; i foruncoli non gli dànno più tanto pena.

 Don Bosco, dopo un'ultima eruzione di migliari, ora è entrato in piena convalescenza, e fa sperare che quanto prima potrà godere di perfetta salute.

 La notizia dell'ultima eruzione aveva, nel frattempo, destato nell'Oratorio un nuovo fervore di preghiere per ottenere al più presto la completa guarigione dell'amatissimo Padre; e Don Cagliero l'8 gennaio si recava a visitarlo, portando varie lettere.

 Ne è cagione il residuo dell'ultima eruzione di migliari, che si vedono ancora sparse qua e là sulla sua persona.

 Qualche piccola eruzione compare sempre ad avvisarci di stare in guardia e di pregare il Signore a volerla far finita una volta.