Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
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Voleva stèssimo ben attenti a non perdere la sanità, la quale non è proprietà nostra, ma della Congregazione; che perciò evitassimo le correnti d'aria, l'umidità, lo star fermi al sole - specie nei mesi dell' erre: mensibus erratis, ci diceva, in sole ne sedeatis [177] -; il passar da un luogo caldo al freddo senza [1017] gli opportuni ripari; il fermarsi al freddo quando si è sudati; il mangiar e bere troppo, o troppo poco; il fare inutile spreco di voce, insegnando, predicando, ecc.; l'applicarsi ad occupazioni mentali subito dopo la refezione; il non dormire sufficientemente ( septem horas dormivisse, ci andava ripetendo, satis juveni senique; ma lasciava ai Direttori una latitudine di un'ora di più o di meno, secondo le circostanze); l'abbandonarsi alla melanconia, lima sorda d'ogni più florida salute, e in fine l'avere una cura esagerata della propria salute, andando avanti a forza di droghe e di rimedii, che finiscono per rovinarcela affatto, giusta il proverbio che dice: qui medice vivit, modice (oppure miserrime ) vivit " [178].. |
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"Qui in America forse avrebbe detto: non erratis ". |