Monsignore si affrettò a scrivere una lettera pastorale agli amati suoi diocesani manifestando il suo dolore per essere stato costretto a partire senza poter dar loro un addio ed ora a vivere lontano dai suoi figli; augurava loro la pace vera che si trova solo nella grazia di Dio; esortavali a non dar retta ai maestri d'eresia venuti ad appiattarsi nella sua vigna per devastarla; raccomandava le opere buone e la frequenza de' Sacramenti; e prometteva che avrebbe pregato tutti i giorni nella santa Messa anche per quelli che forse l'odiavano senza [362] saperne il motivo, pronto ad abbracciare tutti col medesimo affetto.
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