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Egli si confessa di aver veduto "con profonda tristezza molti di coloro, che si sono dedicati per tempo all'esercizio delle arti e delle industrie cittadine, andare nei giorni di festa consumando nei giuochi e nelle intemperanze la sottile mercede guadagnata nel corso della settimana, e desioso di portare rimedio ad un male da cui sono a temere funestissime conseguenze, divisò di aprire una casa di domenicale adunanza, in cui potessero gli uni e gli altri aver tutto l'agio di soddisfare ai religiosi doveri e ricevere ad un tempo un'istruzione, un indirizzo, un consiglio per governare cristianamente ed onestamente la vita"..
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