Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html |
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Il Dehuc era amante della birra, ma preferiva il vino e di quel migliore; ed essendo ricchissimo si faceva precedere per qualche giornata di viaggio da una sua staffetta, che in ogni paese ove giungeva ne assaggiava il vino, e se lo trovava buono scriveva con un pennello sulle pareti esterne della locanda: est! se migliore est! est! se ottimo est! est! est! E il padrone lo seguiva facendo tappe più o meno lunghe secondo la bontà del vino: talora era una notte sola, talora erano più giorni, e non erano rare le ubbriacature. |
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Il servo lo fece deporre in una magnifica tomba con un'iscrizione che diceva la causa della sua morte: Est! est! est!... sed propter nimium est Herus meus Joannes Dehuc mortuus est! e nel coperchio ordinò si praticasse un foro dal quale si potesse ogni anno, nell'anniversario della sua morte, intromettere alcune misure di vino per irrorarne le ossa. |
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L'avvocato era fuori di sè dalla gioia nel sedersi a mensa; e il Servo di Dio, che sapeva adattarsi a tutti gli umori, tenne desta l'ilarità dei convitati col noto racconto di quel signore tedesco Dehuc venuto in Italia per andare a Roma. |