Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
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Dal 4 marzo Don Faustino Confortóla abitava là in via Cimabue un'umilissima casetta [112], alla quale si studiava di attirare il maggior numero possibile di ragazzi per catechismi quotidiani e per l'oratorio festivo. |
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Don Bosco in Firenze, e precisamente in via Cimabue num. 31, ha già aperto un oratorio festivo. |
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Le ricerche di un edifizio andarono in lungo; finalmente nel maggio del 1880 fu presa in affitto una casetta situata in via Cimabue, numero 31. |
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Fiancheggiava il lato sinistro di via Fra Angelico, non molto lungi da via Cimabue. |
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Don Confortóla, che nel corso delle complicate trattative per l'acquisto si era rivelato esperto uomo d'affari, seppe spingere innanzi con alacrità i lavori, ingegnandosi a procurarsi danaro e mentre badava all'oratorio festivo di via Cimabue, allestiva l'occorrente per non dover ritardare l'apertura dell'ospizio. |
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Con l'ultimo di ottobre scadeva il fitto della casa di via Cimabue; perciò nel dì dei morti l'oratorio trasportò i suoi penati nei nuovi locali. |
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Con grandissima consolazione ho l'alto onore di potervi partecipare che l'Oratorio festivo pei giovanetti ebbe un regolare principio in questa nobile città, nella Via Cimabue n. 31 Parrocchia S. Salvi e che sta per aprire eziandio l'ospizio pei poveri fanciulli da tanto tempo desiderato. |