Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html |
A003000187 |
Ma benchè D. Bosco nel 1847 avesse serbato per sè questo segreto, pure, come ci faceva osservare Buzzetti Giuseppe, fin d'allora si vedeva apparire sempre più viva la sua divozione verso Maria SS. e si adoperava con modi sempre più insinuanti perchè i giovani celebrassero con frutto le feste della Madonna e il mese di Maggio. |
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A003000575 |
Ei non si lasciava sfuggir nessuna di queste occasioni per esortare calorosamente tutti quelli dell'Oratorio ad una comunione generale; e non si stancava mai, benchè tali comunioni per questo o quel motivo si celebrassero per lo meno una volta al mese. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html |
A007000897 |
Che quella morte sarebbe stata improvvisa: che accadrebbe prima che si celebrassero le due solennità il cui titolo incomincia colla lettera P cioè Pasqua e Pentecoste. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html |
A008006469 |
Oltre le indulgenze già ricordate, Pio IX aveva data licenza ai preti di benedire le corone e le medaglie e concessa loro indulgenza plenaria ogni volta che celebrassero la Santa Messa: come pure licenza di leggere e ritenere libri proibiti. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010006964 |
Concedo di buon grado, che si usi nell'Oratorio di V. S. in Torino e in altri luoghi della Archidiocesi la facoltà concessa di amministrare la S. Comunione nella Messa della notte del S. Natale, purchè questa si canti o legga januis clausis al pubblico: ma non do il mio consenso che si celebrino le 3 Messe nella notte, quantunque si celebrassero ianuis clausis; perchè mi spiace che si voglia andare a ritroso di ciò che la Chiesa ab immemorabili ha ordinato, cioè che siavi una Messa nella notte, l'altra nell'aurora, e l'altra più tardi; e desidero che la nuova Congregazione Religiosa di V. S. sia tenace delle antiche usanze della Chiesa. |
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A010008575 |
8°, nel quale si dava al Rettor Maggiore esplicita facoltà di dispensare, per un certo tempo, qualche socio dalle pratiche di pietà, qualora in Domino credesse di farlo; nell'articolo seguente veniva stabilito che alla morte d'ogni socio, laico, chierico o sacerdote, si celebrassero, dai nostri, dieci messe in suffragio dell'anima sua; e, in nuovo articolo, che alla morte del padre o della madre [816] di un confratello, tutti i sacerdoti di quella casa celebrassero in suo suffragio, e gli altri si accostassero, allo stesso scopo, una volta alla S. Comunione.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html |
A012002697 |
A Roma egli aveva chiesto, secondo il solito, peculiari indulgenze, fra cui un'indulgenza plenaria per tutti i benefattori dell'Oratorio ogni volta che si comunicassero o celebrassero. |