Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010006089 |
Due terzi del terreno appartenevano al Carante, e un terzo a Don Pestarino; e le due proprietà eran divise da un muro abbastanza alto, per cui si sarebbe detto che la vicinanza non avrebbe dato alcuna soggezione al collegio... Ma dalle finestre?... Era quindi conveniente farne acquisto, e Don Bosco decise di comperarla, dandone l'incarico a Don Pestarino.. |
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A010006089 |
Per compiere il piano stabilito, conveniva far acquisto di una casa che sorgeva poco lungi dal Castello Doria, ultima del paese da quel lato, appartenente ad un certo Carante, dimorante a Gavi, e tenuta in pigione da alcuni inglesi, impiegati nelle miniere d'oro in quelle parti. |
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A010006230 |
V'era la casa Carante, che avrebbe potuto servire a qualche cosa, ma troppo piccola. |
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A010006232 |
Ma quando avvenne il trasloco? Lasciando da parte le varie date che cercarono di rinvenire nella memoria le più anziane dell'Istituto, noi siamo d'avviso che si compì la vigilia o la festa di Maria Ausiliatrice; e siccome nel collegio v'eran solamente alcune stanze abitabili, già occupate da Don Pestarino e dai suoi familiari, la Comunità si aggiustò alla meglio, un po' in casa Carante, un po' nel pian terreno del Collegio; e si fe' presto a trasportarvi le misere e poche masserizie. |
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A010006233 |
In casa Carante - come diceva e come lasciò scritto Don Giuseppe Pestarino - non ebbero mai nè fissa nè esclusiva dimora, ma l'occuparono solo di passaggio, perchè man mano che riusciva possibile, si venivano aggiustando nel nuovo fabbricato, dove, a quanto pare, sul principio del nuovo anno s'erano pienamente stabilite.. |
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A010006287 |
Avvicinandosi il tempo in cui Mons. Vescovo d'Acqui, come aveva promesso, sarebbe ritornato a passare un po' di tempo a Mornese, anche Don Bosco, ai primi di luglio, vi tornava a predisporre che la dimora per il Vescovo venisse convenientemente preparata in Casa Carante; e rimase [622] così ammirato della vita fervorosa che si conduceva nel nuovo Istituto, che, in una letterina, scritta di là per vari affari a Don Rua, uscì in un'affermazione così espressiva, che non si può dimenticare:. |
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A010006297 |
Giunto alla casa Carante, fece per inginocchiarsi davanti al Vescovo; ma questi subito lo trattenne e l'abbracciò affettuosamente.. |
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A010006562 |
SULLA COMPERA DELLA CASA CARANTE.. |
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A010006568 |
Mi portai dal sig. Notaio, e gli comunicai l'assenso di V. S. Car.ma, ma che avrei avuto desiderio prima spedir a Torino in iscritto tutte le condizioni ecc.; ma il tempo urgeva; volevano far aspettar i creditori del sig. Carante, e non vollero; perciò pensato bene e fatte alcune sedute col signor Traverso del modo di chiudere e spiegar l'atto, esaminata la minuta con tutte le condizioni a noi più convenienti, e sapendo V. S. Car.ma esser contenta si faccia purchè sia conveniente ed utile, si conchiuse di fare; ed il giorno 30 si fece l'istromento d'acquisto (come presto le spedirò copia) per diecimila e trecento, compreso il sito verso Casaleggio; sborsate tre mila e queste assicurate anche dalla moglie del signor Carante in crediti extradotali, e presa ipoteca sulla terra riscattata in tre mila fr. |
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A010015973 |
Relazione di Don Pestarino sulla compera della casa Carante. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 20.html |
A020009176 |
Compera la casa Carante [X 593].. |