Nel capo XI, De acceptione vennero soppressi gli articoli 6° e 7°, dov'erano elencate le condizioni richieste per essere ascritti alla Pia Società, le quali in parte vennero apposte nel 1° articolo, e in parte in due nuovi (il 2° e il 5°), in questa sostanza: nel 1°: - gli aspiranti alla Società devono presentare le lettere testimoniali degli Ordinari prescritte dal Decreto della S. Congregazione dei VV. e RR. "Romani Pontifices " del 25 gennaio 1848, ed essere di tale sanità da poter osservare tutte le Costituzioni senz'eccezioni; e i laici, oltre le altre cose ( praeter alia ) che sappiano almeno il catechismo ( saltem fidei rudimenta calleant ); nel 2°: - per ammettere novizi aspiranti allo stato ecclesiastico, qualora abbiano qualche irregolarità, è necessaria la dispensa della S. Sede; nel 5°: - tanto nelle accettazioni di aspiranti alla Società, come nelle ammissioni alla professione, si osservino tutte le prescrizioni del Decreto "Regulari disciplinae " del 25 gennaio 1848..

 Qua in re summopere cavendum est ne unquam in officiis erga alios fungendis praeponantur nisi illi, qui virtutibus vel scientia calleant quas alios docere satagunt.

 Ut laici in Societatem recipi possint, praeter alia, saltem fidei rudimenta calleant..

 Ut laici in Societatem recipi possint, praeter alia, saltem fidei catholicae rudimenta calleant..

 Qua in re summopere cavendum est ne unquam in officiis erga alios fungendis praeponantur nisi illi, qui virtutibus vel scientia calleant, quas alios docere satagunt.