Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html |
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- D. Calandra seguì i dettami di D. Bosco e subito divenne l'idolo dei suoi parrocchiani. |
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D. Calandra era mandato dal Vescovo di Cuneo parroco a Boves, donde l'antecessore era stato costretto a fuggire dagli stessi parrocchiani. |
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D. Calandra venne all'Oratorio per chiedere a D. Bosco come avrebbe dovuto regolarsi, e D. Bosco gli diede e spiegò il sovra esposto consiglio: - Fermare i fanciulli per via, accarezzarli, mandare un saluto per mezzo di essi ai parenti: chiamar col nome di padre e di madre i vecchi, salutarli per il primo, chiedere notizie della loro sanità; assiduità e interesse nel visitare gli infermi, procurare le cose più necessarie a chi fosse povero. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html |
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Seguiva quindi tutta una complessa azione meccanica: cilindri raffinatori della pasta, tino con gli accessori per l'introduzione di questa nell'ingranaggio, apparecchio da carta continua, tagliacarta per ridurre i fogli nel formato voluto; calandra, pressa e tutto l'occorrente per disporre la carta in pacchi e in risme. |
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Accanto alla calandra della cartiera stava esposta una pressa a quattro colonne con indicatore dinamico, doppia invenzione di Don Ghivarello. |