Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html |
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Berlaita, essendo ortolano, aveva piantati nel 1862 in quel [158] suo nuovo podere una grande quantità di cavoli che promettevano una buona raccolta. |
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Con atto del 9 novembre 1861, rogato dal notaio Turvano, D. Bosco costretto dal bisogno di danaro aveva venduto a Giacomo Berlaita una pezza di prato dell'estenzione di ettari 0,35,4, Ossia giornate 0,92,24 per il prezzo dichiarato di lire 4480,20. |
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D. Bosco andò e benedisse, e si fermò per qualche tempo a confabulare col Berlaita. |
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Ma l'orto del Berlaita era stato intieramente liberato. |