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In altri tempi un simile invito vi creava di botto il candidato alla tortura ed al rogo, ed il riceverlo era anche per un profeta l'annunzio di una rovina immensa, incalcolabile, suprema... Chi cadeva nelle granfie del Sant'Uffizio, se pure ne usciva vivo, tornava canuto... Simili beatitudini non sono più fortunatamente dei nostri tempi, e l'ottimo padre Leone Sallua, dell'Ordine di San Domenico, non avrebbe il cuore di bruciare neppure uno di quei gesuiti che egli tanto cordialmente detesta - neppure l'eminentissimo Tarquini, il cui libro sui concordati, come lo di [505] mostra ottimamente il can. De Angelis, puzza d'eresia bell'e buona..
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Egli stesso, a chi cercava di più appressarglisi e vivere con lui, diceva che vendessero tutto e lo seguissero; perciò dettò le beatitudini evangeliche... In un'apparizione a S. Francesco d'Assisi, G. C. gli chiese che gli regalasse qualcosa, e siccome il Santo diceva di non aver nulla, G. C. gli disse di metter la mano in seno e ne ritirava una splendida e preziosa moneta d'oro.
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