Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html |
A002001835 |
Questa, dopo averli insozzati di bava, li gettò per terra, ravvoltolandoli lunga pezza nel fango per modo che ne furono lordi da fare schifo. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004002446 |
Galvano gli scriveva: "Io fo sincero plauso al commendevolissimo ed edificante zelo che la S. V. M. R. spiega nell'erezione di un adatto Oratorio, che non si poteva meglio dedicare che a quel Santo, che è protettore munificentissimo di questi Stati, e che liberò una distinta parte della Savoia dalla peste dell'eresia, che al momento par che voglia eruttare la velenosa sua bava nel nostro Piemonte. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html |
A009008214 |
Ma ohimè! In mezzo a quelle consolanti vedute un giorno osservai, non uno, ma molti tra studenti ed artigiani, che tenevano in bocca un mostruoso serpente, il quale tramandava bava immonda e veleno mortale. |
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A009010212 |
D. Callisto Bava, Ex - Premonstratense.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010003566 |
Sia esso un pegno di sincera congratulazione per le tue opere benefiche di cristiana pietà e civiltà che risplendono come un faro di luce di mezzo alle tenebre di questo secolo; un pegno di sincero applauso a te che sei lo strumento visibile della Provvidenza divina, che guidò a termine gli alti suoi destini sulla gioventù nascente; una testimonianza ed assieme una solenne protesta contro certi periodici seminatori d'immoralità e di calunnie, contro quel serpe micidiale, voglio dire, che sollevando la testa dal fango della materia, cerca di avvelenare colla bava di sue sconcezze ogni cuore ben nato, di detrarre alla fama dell'uomo della Provvidenza, della pubblica beneficenza, al benefattore dell'umanità intera.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
A015000077 |
Mentre i poveri naviganti temevano per la propria vita, un periodico già tristamente noto, la Cronaca dei Tribunali, schizzò velenosa bava contro il nostro caro Don Bosco. |
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A015005637 |
Egli é perciò che tutti i figliuoli della Chiesa, nessuno eccettuato, tutti senza distinzione alcuna, debbono sentire un vivo timore delle frodi e degli inganni del demonio: imperocché non é luogo alcuno per quantunque sacrosanto, dove il demonio non penetri: [738] ricordiamoci che Satana entrò nel paradiso terrestre, che era il regno dell'innocenza, ed entrò nel cenacolo ove era il Redentore co' suoi apostoli; e là prese possesso di Giuda; né é uomo così illuminato, né così santo e ricco di meriti, a cui Satana non cerchi di avvicinarsi a gettargli addosso qualche spruzzo della sua bava: Gesù Cristo permise a Satana di accostarsi alla sua stessa divina persona e di portarlo sul pinnacolo del tempio e la sommità di un monte; stupiremo gli permetta di avvicinarsi a qualunque sia dei suoi servi? E per certo quando si presenta a questi, Satana usa frodi ed arti tutte speciali; e come ce ne avverte l'apostolo S. Paolo ( II Corinth, XI, 14), trova modo di prendere la figura di un angelo della luce: Satanas transfigurat se in angelum lucis; e troppo sovente avviene, che ancorché non giunga ad operare tutto il male che vorrebbe, e a portar via tutto il bene, nullameno riesca a guastare e corrompere qualche parte del bene, ed a mescolare insieme col bene una dose di male.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html |
A016005251 |
Questo parroco era don Felice Bava. |