Parola «Avigliana» [ Frequenza = 28 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html
  A001000064 

 CAPO LIV. Giovanni va ad Avigliana e predica sul S. Rosario - Visita la Sagra di S. Michele - Romantica passeggiata a Coazze - Festa a Bardella ed una sepolta viva - Riconoscenza di Giovanni verso la famiglia Moglia. 164.

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 D. Giovanni Francesco Giacomelli di Avigliana, che fu sempre amico carissimo di D. Bosco e a lui sopravvisse, così raccontava il modo, onde strinse con lui famigliarità.

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 Due soli erano gli amici che venivano in tempo di vacanza a casa Bosco: il chierico Giacomelli di Avigliana, il quale ivi pernottava, e più volte Luigi Comollo, che se ne ripartiva la sera ed a cui poi Giovanni più volte restituiva la visita.

  A001001559 

 IN QUESTE vacanze il novello suddiacono Giovanni Bosco aveva preso l'impegno di tenere il discorso sul Santo Rosario ad Avigliana, patria dell'amico Giacomelli, il quale perciò ai primi di ottobre venne a Castelnuovo a pigliarlo, coll'intento pure di fargli fare una lunga passeggiata degna di memoria.

  A001001560 

 Venuti a Torino e comprate poche castagne e pane per rifocillarsi, dopo aver [495] eseguite varie commissioni, dello stesso giorno giunsero ad Avigliana..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html
  A003001065 

 Il Prof. D. Alasonatti Vittorio di Avigliana tenne memoria che in quest'anno D. Guala e D. Cafasso avevano invitati a predicare un padre Gesuita ed un Canonico di Vercelli.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html
  A004000631 

 Don Bosco partì in vettura, sia per andar a preparare il pranzo in Avigliana, sia per accompagnarne alcuni, che per indisposizione non potevano fare il viaggio a piedi.

  A004000631 

 Giunti ad Avigliana, fecero tappa e con discreto pranzo ristorarono la vita sulla riva del delizioso lago.

  A004002495 

 Fino a Rivoli andarono tutti in omnibus, e passando per Avigliana proseguirono la strada a piedi.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html
  A005000404 

 Già D. Bosco aveva posto l'occhio sopra il sacerdote Vittorio Alasonatti di Avigliana, amicissimo di D. Giacomelli, e quindi anche suo.

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 Nato il 15 novembre 1812 in Avigliana, aveva frequentate le scuole normali del suo paese, che allora comprendevano eziandio la prima ginnasiale, e nel Seminario di Giaveno compieva i corsi di Grammatica, Umanità e Rettorica; in Avigliana vestiva l'abito clericale per mano del Prevosto D. Pautassi; e nel Seminario di Torino studiava la Filosofia e la Teologia.

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 Quand'ecco mentre il parroco d'Avigliana il Teol. Vignolo, il paese ed il clero facevano maggior assegnamento sopra di lui, D. Bosco lo chiamava a Torino nell'Oratorio, con una frase che più volte gli aveva ripetuta: -Venga ad aiutarmi a dire il breviario!.

  A005000415 

 Ei sovvenivasi allora che aveva in Avigliana una famiglia, i genitori che lo avrebbero accolto a braccia aperte, che egli avrebbe potuto godersi in patria le dolcezze di una vita tranquilla e pacifica all'ombra del tetto, paterno.

  A005000418 

 A far conoscere quanto grande fosse lo spirito della, mortificazione in D. Alasonatti, aggiungeremo che egli, quando partì da Avigliana per l'Oratorio, disse a Don Giacomelli: - lo non lascierò D. Bosco e non ritornerò, [74] più a casa, finchè D. Bosco non abbia qualche aiutante.

  A005003002 

 Volendo ritenere per sè ciò che esso chiamava il più insigne monumento della fondazione dell'Oratorio, cioè delle grazie di Maria, la trasportò ad Avigliana nella sua casa paterna, ove da lui e dalla sua famiglia ebbe sempre ed ha anche oggi dopo la sua morte, culto di preghiere, lumi e fiori..

  A005005029 

 Sta scritto sulla busta: Al Signor DON Garbarino, Avigliana..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006003016 

 L'anno del Signore 1860 li 3 maggio alle 10 pomeridiane il Capitolo della società di S. Francesco di Sales radunossi per l'accettazione dei giovani, Ruffino Domenico, Chierico, figlio di Michele, da Giaveno, Vaschetti Francesco, Chierico, figlio di Pietro, di Avigliana, Donato Edoardo fu Carlo da Saluggia.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html
  A008001021 

 Nella speranza che l'aria nativa venisse a giovargli, cedendo al consiglio di D. Bosco, erasi recato ad Avigliana, donde scriveva al suo caro Superiore:.

  A008001042 

 Avigliana, Porta ferrata, 20 maggio 1865..

  A008001782 

 Si era provato, come si è detto, di mandarlo ad Avigliana, sua patria, quindi era stato condotto a Mirabello nel piccolo Seminario, quando D. Rua ne era ancor Direttore.

  A008001924 

 In mezzo alle cure incessanti dell'Oratorio, egli si era alacremente occupato per far riconoscere ed approvare dalla Santa Sede il culto reso ab immemorabili al Beato Cherubino Testa, religioso dell'Ordine di S. Agostino, morto in Avigliana, sua patria, nel 1479.

  A008002334 

 Giunto a Pisa, il Servo di Dio si affrettava a dar notizie all'Oratorio, mentre i suoi musici di Torino si disponevano ad andare ad Avigliana, ove per la prima volta festeggiavasi con pompa solenne il Beato Cherubino Testa, dopo l'accennata ricognizione del suo culto..

  A008002340 

 Dirai a D. Cagliero che la partita per Avigliana sarebbe di partire al mattino e ritornare alla sera, secondochè sembra propendere Don Valfrè, sebbene vi sia posto preparato per mangiare e dormire.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html
  A009002627 

 Fra i molti che in questo giorno vennero a ringraziare la S. Vergine per benefizi ricevuti fu pure un certo Giovanni Pinelli di Avigliana..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html
  A010003847 

 La nota dei materiali, "pezzi di pietra e pietre lavorate, marmi, mattoni, quadrettoni, tegole e calce", provenienti dalle stazioni di Pinerolo, Avigliana, Meana, Arona, Ozzano, Varese, Chivasso, Settimo, Trofarello e Cambiano, sommava, approssimativamente, a 19 mila tonnellate..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html
  A012003530 

 Siamo partiti da S. Genesio per venire a far commissioni a Torino e poi ritornare ad Avigliana.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html
  A015004560 

 Col grado di Vicaria provinciale d'Italia essa fondò e diresse le case di Avigliana, di Portici, di Firenze e di Torino.





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