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Mi rispose: - Che essi riconoscano quanto i Superiori, i maestri, gli assistenti fatichino e studino per loro amore, poichè se non fosse pel loro bene non si assoggetterebbero a tanti sacrifizi; che si ricordino essere l'umiltà la fonte di ogni tranquillità; che sappiano sopportare i difetti degli altri, poichè al mondo non si trova la perfezione, ma [113] questa è solo in Paradiso; che cessino dalle mormorazioni, poichè queste raffreddano i cuori; e sovratutto che procurino di vivere nella santa grazia di Dio.
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