Circa l'approvazione degli Statuti però è necessario osservare che nel nuovo testo latino di essi non appariscono affatto sei delle tredici prefate animadversioni; cioè la quarta in cui prescrivevasi di dover chiedere le dimissorie al Vescovo Diocesano; la quinta di dover conseguire il beneplacito apostolico nel contrarre debiti o fare alienazioni; la settima di non fondare nuove case od accettare la direzione di Seminarii senza il permesso della S. Sede; la nona di non affigliare secolari all'Istituto; la undecima di dover esibire alla S. Congregazione la relazione triennale dello stato morale religioso ed economico della Società; la decima terza che il precetto del Superiore non obblighi sotto responsabilità di colpa.
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