A016001555
|
Ne notò una delle più belle doti, vale a dire "l'esser presente a tutto", benchè "affaccendato in una ressa continua, assillante di affanni, tra una folla di richieste e consultazioni" e intanto "avere lo spirito sempre altrove, dove la calma era sempre dominatrice e sempre sovrana" [273]; giacchè era una delle sue qualità più impressionanti "una calma somma, una padronanza del tempo da fargli ascoltare tutti quelli che a lui accorrevano, con tanta tranquillità come se non avesse null'altro da fare [274].
|
A016004644
|
Era bello a vedersi, dice lo scrittor di sua vita, un giovane principe sul fior di sua età; porsi le tasche in collo girando la città, andando di porta in porta in cerca di limosina per quei poveri malati; penetrava quindi negli ospedali, e tutto allegro e infiammato di santo amor di Dio: si metteva attorno a quegli infelici appestati, che qua e là giacevano o cadevano morti, affaccendato a lavarli, vestirli, in far loro il letto, coricarneli, dar loro mangiare, aiutarli, confortarli tanto in ciò che riguardava l'anima, che il corpo; cercando i più miseri e schifosi per vieppiù sfogare la sua carità.
|