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"Dopo l'ufficio, la messa cantata in Pontificalibus e l'assoluzione del tumolo, come ognuno si aspettava, Sua Eccellenza non volle chiudere la mesta funzione senza richiamare in brevi ma commoventi parole, alla considerazione del suo seminario e del suo clero, la veneranda figura del Sacerdote Torinese con cui ebbe personali ed eziandio intime relazioni, addimostrandolo con detti e fatti caratteristici del medesimo, dei quali Monsignore istesso fu testimonio, siccome un modello di esattezza nell'adempimento dei doveri sacerdotali, di umiltà profondissima e di zelo apostolico per la salvezza delle anime..
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