A015002225
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Né si dimentichino le osservazioni mossegli da Roma sui rapporti del Rettor Maggiore con la Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice [288], e le insinuazioni partite da Torino intorno a supposti maneggi del Servo di Dio per sottrarre le Suore e le loro case alla giurisdizione Vescovile [289]; circostanze tutte che dovevano allora fargli sentire l'opportunità di star in guardia per evitare malintesi e perciò di non toccare pubblicamente argomenti, dai quali altri prendesse ansa ad accusarlo di soverchia ingerenza nel governo di un'istituzione meramente diocesana..
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