07-Oeuvres de Saint Francois de Sales-Tome VII-Vol.1-Sermons.html |
A007000206 |
Maintenant vous voudries peut estre sçavoir quis major est in Regno cœlorum. |
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A007000458 |
ad [Thess.,] I, [l'Apôtre] remercie de la patience [114] des Thessaloniciens, et dict quil se comporte tellement, ut digni habeamini Regno Dei, pro quo et compatimini. |
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A007000863 |
Deux calices, desquelz saint Luc, et de l'aigneau: Desiderio desideravi hoc, etc.; dico enim vobis quia ex hoc non manducabo illud donec impleatur in Regno Dei; Et accepto calice, gratias egit et dixit: Accipite et dividite inter vos; dico enim vobis quod non bibam de generatione vitis donec Regnum Dei veniat. |
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A007000958 |
Act., 1: Per dies quadraginta apparens eis, et loquens de regno Dei. |
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A007001245 |
[1°.] Memini Isaac cum esset in Gerare regno Abimelech, inter Philistæos. |
08-Oeuvres de Saint Francois de Sales-Tome VIII-Vol.2-Sermons.html |
A008000359 |
16: Sunt de hic stantibus qui non gustabunt mortem donec videant Filium hominis in regno suo; et ibi loquebatur de regni cælesti.. |
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A008001638 |
Et sensu prophetico, Ecclesia vinea Dei facta est in regno Christi, vel in Christo, qui per cornu quod continebat oleum representabatur. |
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A008002225 |
Non auferet regnum, sed auferet nos de regno, quia fructum nullum facimus. |
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A008003144 |
«Quel est le grand de la terre qui n'éprouverait pas la joie la plus vive, s'il était aimé du roi à un tel point que ce monarque fût prêt à donner sa vie pour lui! A combien plus forte raison, nous qui sommes des hommes si méprisables, de si infâmes esclaves, des pécheurs si abominables, devons-nous tressaillir de joie en voyant le Roi des rois, le Seigneur des seigneurs, notre Créateur et notre Dieu, Jésus, nous aimer jusqu'à s'immoler lui-même pour nous par la mort la plus ignominieuse et la plus cruelle! Quis princeps in regno cernens se tantum a rege diligi ut paratus esset mori pro ipso, non gauderet et exsultaret! Quanto magis nos vilissimi homines, et nefandissimi peccatores et servi, gaudere debemus et exsultare, cum videmus Regem regum et [428] Dominum dominantium et Creatorem nostrum Jesum nos ita continue diligere, ut immolaverit seipsum pro nobis in tam turpi et vilissima morte!». |
12-Oeuvres de Saint Francois de Sales-Tome XII-Vol.2-Lettres.html |
A012000923 |
Et perchè detto signor Re domandava il numero tale quale verrebbe significato dal signor Barone di Lux, luoghotenente nel governo di Borgogna, Bressa et altri paesi nuovamente uniti al regno, io sono venuto qui per sapere più particolarmente come haverebbe da passar questo negotio; il che non è ancora conchiuso.. |
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A012003370 |
Havendo adesso il Re Christianissimo pigliato il possesso et ricevute le fedeltà del paese di Gex, che è di [433] questa diocæsi et sin adesso era occupato da Genevrini, ho subito scritto a Sua Maestà Christianissima et al signor Barone di Lux, suo luogotenente in detto paese, domandando che l'essercitio catholico vi fosse stabilito, con restitutione delle chiese et beni ecclesiastici ad uso della santa religione catholica, sì come si è fatto in tutto il regno di Francia. |
15-Oeuvres de Saint Francois de Sales-Tome XV-Vol.5-Lettres.html |
A015001814 |
Essendo poi questa impresa di scuotere ogni giogo un mal contagiosissimo, passarebbe pian piano di regno in regno et di corona in corona, come si vede che altri simili mali son passati: onde pare che il pericolo sia grande.. |
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A015001814 |
Et se le cose vanno inanzi, ciè pericolo che non si facia una notabile perdita et lamentabile divisione in quel regno; et massime perchè il Ré, fra tre o quattr'anni dovendo pigliar l'administratione di quel regno, sarà facil cosa alla fattione di quelli che sonno contrarii all'authorità della Santa Sede, di piegharlo da quella banda nella quale egli vederà qualch'apparentia di aggrandire le sue ragioni, essendo gl'huomini tanto inclinati alla superiorità indepedente (sic), come si vede massime in questi [184] tempi, et ancho nella etâ giovenile, che per natura è temeraria et audace, se bene è da credere che quel Ré sia di buonissima et christianissima inclinatione. |
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A015001816 |
Atalchè, il rimedio più efficace sarebbe che mentre governa la Regina et il Consiglio, si trattasse amarevolmente con lei dalla parte di Sua Santità, lamentandosi che non essendo giamai travenuto una sol differentia tra Sua Beatitudine et il Ré, anzi Sua Beatitudine [185] havendo in ogni occorrentia mostrato un animo veramente paterno, affettionatissimo et desiderosissimo del bene et stabilimento della grandezza di quella corona, pur adesso spontino certi cervelli pungenti, inquieti et nemici della santa unione che tra Sua Santità et Sua Maestà si truova, che venghano impudentemente a ridurre in dubbio se Sua Santità sia affettionata a quella corona, movendo quelle inutili et intempestive dispute, per mezzo delle quali generano nelli animi infermi et deboli un (sic) diffidenza del sincero affetto di Sua Beatitudine verso il Re et il regno. |
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A015001820 |
Et a quelli che dell'authorità pontificia parlano male, non bisogneria rispondere direttamente, ma indirettamente, lamentandosi che questo facciano senza necessità et con maligna intentione, per mettre (sic) in odio la Santa Sede, laquale tuttavia è dolcissima et affettionatissima madre di quel regno. |
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A015001821 |
A questo potrebbe servire di raccommandare la cosa a li Provinciali et Generali dell'Ordini, et mandar Brevi suavissimi all'Università, et in particolare alla Sorbona, et anco a Praelati; et in tutti mostrare l'affetto paterno di Nostro Signore nella conservatione di quel regno, et quanto Sua Santità desideri che tutti ammaestrino li populi nella vera et sincera obedientia et sommissione delli sudditi a quella corona.. |
18-Oeuvres de Saint Francois de Sales-Tome XVIII-Vol.8-Lettres.html |
A018002630 |
Si propone alla Paternità Vostra R ma l'occasione di accettare un collegio nella provincia del Delfinato, il quale veramente è piccolo, ma è tuttavia commodo per far connoscere in quelle bande la Congregatione sua, et in consequentia per farla gustare et dilatare nel regno di Francia. |
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A018003093 |
Et li cinque giorni di navigatione ho havuto tempo di godere la presenza del Serenissimo Cardinale, non senza parlare di moltissime cose buone; et due volte il giorno Sua Altezza legeva libri francesi per andar di più in più imparando la lingua et le cose di questo Regno. |
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A018003096 |
Dirò solamente che ho trovato Parigi con tanto accrescimento di divotione che è un stupore; et quel che è sopra tutto, il Re ha un concetto tanto alto della santissima religione catholica, che si ha da sperare ogni beneditione in questo Regno.. |
22-Oeuvres de Saint Francois de Sales-Tome XXII-Vol.1-Opuscules.html |
A022001549 |
Ne è da temere che per questo si muovano, perchè contuttociò che il Duca di Savoya ha stabilito l'essercitio catholico nelli altri balliagi, essi non si sonno mossi, se bene se ne sonno lamentati, ad [243] instanza delli ministri loro; molto manco si muove ranno contra Sua Maestà, alla quale essi non sonno per invaginarsi di dover dar legge del modo di governare li sudditi del regno. |
23-Oeuvres de Saint Francois de Sales-Tome XXIII-Vol.2-Opuscules.html |
A023001216 |
Interim socii milites, fratres illi nostri, domi patriam opprimunt, omniaque ferro ac igni vastant, crudelem horrendamque exercentes lanienam in propriis civibus.» Et paulo post, loquens de Carolostadio aut Zuinglio: «Meus Absalom,» inquit, «qui suum patrem, regno suo et gloria exutum, expulit; meus Judas, qui et dominum prodidit, et dissipavit caetum piorum discipulorum, nondum etiam in me idem designaverant.». |
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A023002028 |
Quod autem spectat ad alias quae a Rege Christianissimo possidentur, [recte quidem ipse Rex semper sperare jubet, et ejus jussu hactenus toto quadriennio speravi; sed nunc deficiunt propemodum oculi mei in ejus eloqium [332], dicentes: Quando consolabitur me? Hac de re tota scientissimus est Illustrissimus Cardinalis del Bufalo qui dum Sanctae Sedis Nuntius esset in Gallia, maxima contentione, pro suo erga Dei gloriam zelo, conatus est Regem adducere, ut nobis in illis parrochiis idem jus faceret ecclesiastica bona recipiendi ac, quod caput est, catholicae [333] religionis munera obeundi, quod alibi toto regno caeteris Episcopis ac clericis constitutum est.]. |
26-Oeuvres de Saint Francois de Sales-Tome XXVI-Vol.5-Opuscules.html |
A026001070 |
In Tract, de imperio et regno amoris: cum constitutum sit amorem residere in suprema parte animæ, veluti in supremo totius regni solio, facienda erunt capita quibus ostendamus hunc amorem supremum, uti amoribus inferioribus: scilicet, quomodo charitas utatur amore concupiscentiæ, qui est spes, illique imperet; quomodo utatur amore desiderii, amore benevolentiæ; deinde, quomodo utatur timore, gaudio, dolore cæterisque omnibus animæ passionibus; tum vero, quomodo utatur virtutibus, et sic ubique regnet. |
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A026002467 |
Domandar instantemente che venghi in noi il Regno celeste, quale ci meritò il suo benedetto Figliolo con la sua santissima Passione.. |
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A026002509 |
Li cieli e la terra occupate, Signore, in mio servitio, e perinsino [a] gl'istessi Angioli havete dato cura di me, e tutto acciò io conseguisca l'heredità che tocca agli figlioli, ch'è il Regno del Cielo: onde conosco quanto provido Padre siete sopra di noi, vostri figli.. |
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A026002525 |
E se il peregrino quando camina, il corpo tiene alla strada e l'anima nella dolce patria, parendoli ogn'hora mill'anni per il desiderio che tiene d'arrivar a quella e veder il suo caro padre e li suoi dolci fratelli, perchè non sarà così di me? Perchè, Padre nostro, [non] sta questa mia anima conversando con voi nei Cieli come l'anima di quel vostro santo Apostolo che diceva: Nostra autem conversatio in Cælis, e perchè non mi par mill'anni ogn'hora di quest'esilio? perchè non bramo di veder li miei cari fratelli, che sono [398] gl'Angeli e Santi? perchè, Padre, non reputo le cose tutte di questa vita vili, basse et indegne, ch'io metta a quelle il mio cuore, poichè sono creato per possedere li beni del Cielo? E certo, Padre, che sarebbe gran dishonore ad un figliuolo di qualche gran Principe o Re strigliare con le sue mani cavalli, o colle medesime mani toglier via l'imondizie et il letame delle strade; e molto maggior dishonor è a me, che sapendomi voi, Padre celeste, adoptato per vostro figliuolo e tenendomi apparecchiati beni infiniti, ricchezze inestimabili e lo stesso regno del Cielo, io mi abassi e avilisca a cercar le cose vili e basse di questo mondo. |
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A026002537 |
Appresso, Padre, vi domando quel regno di Beati e quel regno di tutti secoli, quel regno tanto desiderato da un figliuolo e in quello che riposano le nostre anime, in quello goderanno. |
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A026002537 |
E voi, Padre santo, e del vostro benedetto Figliuolo et insieme del Spirito Santo, in questo regno santo vi loderemo sempre, vi amaremo e goderemo. |
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A026002537 |
O Padre santo, adveniat regnum tuum, venghi il vostro regno, poichè a questo fine creaste queste nostre anime; adveniat regnum tuum, venghi il vostro regno, poichè per questo voleste che l'vostro Figliuolo morisse nel legno della croce; adveniat regnum tuum, venghi il vostro regno, poichè ad confitendum nomini tuo, me expectant justi donec retribuas mihi: li vostri Angeli insieme con tutti li Santi desiderano questa giornata, perchè scuoprirà in voi, Padre, un pelago d'infinita bellezza, d'infinita virtù; laonde bramano haver più compagni che l'aiutino a lodar et amar vostra alta Maestà.. |
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A026002539 |
Adveniat regnum tuum: Padre santo, siamo sbanditi dal vostro regno « in hac lacrimarum valle; » fate, Padre, che [vi] ritorniamo. |
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A026002539 |
Come li pelegrini desiderano l'ultima giornata nella quale si terminerà la loro peregrinatione e si trovino dentro la loro città e case, così noi desideriamo che venghi il vostro regno, acciò si compisca questa nostra peregrinatione e ritorniamo nelle stanze ch'in cotesto vostro santo regno ci havete preparate.. |
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A026002540 |
Adveniat regnum tuum: siamo nella battaglia; fate, Signore, ch'abbiamo la vittoria, acciò conseguiamo il premio ch'è il vostro santo regno. |
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A026002540 |
Ci havete promesso il vostro regno, e vi priegho humilmente che non guardiate alli nostri demeriti, ma al sangue prezioso del vostro santo e benedetto Figliuolo Jesu Christo, Signore nostro: Respice, Pater, in faciem Christi tui, et per Christum tuum adveniat regnum tuum.. |
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A026002541 |
O felice giorno, o benedetta [403] hora! o quando fia, Padre, che s'accosti questo giorno, che venghi quest'hora? Quando veniam et apparebo ante faciem tuam? Quando vedrò, Padre, li muri di questo vostro regno, lavorati di pietre preziose? Quando batterò alle tue porte, o celeste Hierusalem? quando vedrò li tuoi ricchi palazzi? quando goderò li tuoi ameni giardini, vestiti d'eterni fiori? quando gustarò di quelle fontane [di] vita ch'in te vi sono? O Padre santo, quando vedrò in questo vostro regno tante schiere d'Angeli e Santi pieni di gloria? tanti chori di vergini, quali con le palme cantando, seguitano il vostro Agnello? quando sentiranno queste mie orecchie la dolce musica, l'armonia d'Angeli et il concerto de Santi, quali tutti cantano inanzi al vostro conspetto: Sanctus, Sanctus, Sanctus, Dominus Deus Sabaoth? Quam dilecta tabernacula tua, Domine virtutum. |
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A026002542 |
Adveniat regnum tuum. Ecco, Padre, il vostro regno: il corpo mio e l'anima mia. |
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A026002542 |
In questo regno volete voi regnare; ecco, Padre, ve lo rendo, ve lo dono, sia vostro, poichè realmente è vostro; non ve l'usurpi io, non lo dia più al demonio, nè al mondo, nè alla carne, che sono crudelissimi tiranni, ma a voi che siete il vero Signore. |
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A026002542 |
Regnate, Padre, in questo mio corpo con tutti li suoi sentimenti, acciò s'impieghi tutto nel vostro santo servizio, et io sia un regno nel quale vostra Maestà pacificamente regni in sæcula sæculorum.. |
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A026002578 |
M'havete, Padre, liberato dalle tenebre e cecità nelle quali si trovano Turchi, Mori, Giudei, Gentili e pagani, facendomi nascere nel grembo della santa Chiesa; liberatemi, Padre, dalle tenebre e cecità del peccato, acciò io goda del sangue, di meriti del vostro benedetto Figliuolo Christo, mio Signore, e sia numerato tra li vostri figliuoli, che sono figliuoli della luce nel vostro Regno.. |