19-Oeuvres de Saint Francois de Sales-Tome XIX-Vol.9-Lettres.html |
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A proposito di queste occorrenze, non lasciarô di dire a V. S. Ill ma che da Parigi vengo avvisato che il vecchio Decano di San Germano Autissiodorense (ch'essi chiamano de l' Auxerrois ) ha resignato il suo decanato a Monsignor Vescovo di Belley, con molto gusto del Re, della [275] Regina, et di tutta la corte et di tutti i buoni di Parigi; et che nientedimeno ciè difficoltà per l'incompatibilità del Vescovato et di quel benefìzio. |
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La prima delle quali è, che quella chiesa di San Germano è principalissima in Parigi, essendo la parrocchia del Louvre et di tutta la corte et di molte migliaia di persone; et se viene a vacare il decanato per morte, potrà haverlo per brighe et intrighi tale huomo, che sarà nemico [276] dell'unità catholica et dell'authorità Apostolica; che di questi tali vi sono alquanti molto favoriti, et che possono eccitare molti mali movimenti spirituali in quella gran città, che non così facilmente si potrebbero quietare senza male conseguenze.. |
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L'altra consideratione è, che detto Monsignore di Belley è devotissimo a Dio et alla santa Chiesa, et ha un nome grande in quella città, per essere uno de' più valenti predicatori che sieno in Francia; et che ad ogni modo infine, sarà forzato di resignare il Vescovado di Belley, il quale, con tutta la diocesi, non ha nè tanti sacerdoti, nè tante anime come ha la sola parrocchia di San Germano di Parigi (lasciando a parte la disparità delle qualità), poiché io vedo che il Re, motu proprio, l'ha voluto havere per Consigliere di Stato, et che la Regina ha voluto che, nonostante ch'egli predicasse ogni giorno la Quaresima passata, egli pur venisse la sera a far ragionamenti spirituali inanzi a Sua Maestà: onde vedo che fra pochi giorni bisognerà che ritorni là. |