don bosco-la storia d-italia.html |
A139000383 |
Di più l'esercito Romano che militava nella Germania scelse un suo generale di nome Vitellio e lo creò imperatore. |
A139000384 |
Così Vitellio senza alcun contrasto potè entrare trionfalmente in Roma e salire sul trono de' Cesari. |
A139000384 |
Quando Ottone udì che Vitellio si avanzava verso Roma colle sue genti gli andò incontro e si scontrarono a Bebriaco ora Cividale fra Mantova e Cremona. |
A139000384 |
Sì grande era il desiderio di combattere che in tre giorni seguirono tre grandi battaglie sempre vantaggiose ad Ottone, finchè Valente e Cecina famosi generali di Vitellio, unendo insieme le loro forze, diedero nel tempo stesso un generale attacco alle genti nemiche. |
A139000385 |
Dopo il fatto d'armi di Bebriaco, mentre una parte dell'esercito di Vitellio doveva partirsi da Torino e ricondursi in Bretagna, accadde che un soldato Batavo insolente prese ad insultare con parole ingiuriose un artefice Torinese per causa del prezzo di un suo lavorio. |
A139000387 |
Da abile generale egli aveva già soggiogato colle armi tutto quel paese; solo rimanevagli ad impadronirsi di Gerusalemme, quando gli eserciti Romani di Oriente sdegnosi di servire ad un crapulone quale era Vitellio, veggendo che Vespasiano era uomo coraggioso, abilissimo in fatto d'armi, affabile e cortese con tutti, perciò amato da tutti quelli che lo conoscevano, lo proclamarono imperatore. |
A139000387 |
Quando fu annunziato a Vitellio che i soldati di Vespasiano erano già penetrati nel campo di Marte ed in Roma stessa, egli non pensò che a mangiare e a bere fino ad ubbriacarsi. |
A139000388 |
Intanto mentre da tutte le parti risuonavano grida di evviva pel novello imperatore, lo stupido Vitellio si {114 [114]} andava strascinando come meglio poteva per le sale del suo palazzo gridando ad alta voce: soccorso, soccorso: niuno gli rispondeva perchè i servi, anche più infimi erano fuggiti. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000365 |
Così Vitellio senza contrasto potè entrare trionfalmente in Roma e salire sul trono de' Cesari. |
A140000365 |
Di più l'esercito Romano, che militava nella Germania, scelse un suo generale di nome Vitellio e lo creò imperatore: cosicchè si videro due imperatori ad un tempo contendersi il supremo dominio. |
A140000365 |
Quando Ottone udì che Vitellio si avanzava verso Roma colle sue genti gli andò incontro e scontrollo a Bebriaco, ora Canneto, fra Mantova e Cremona. |
A140000365 |
Sì grande era nei due eserciti il desiderio di combattere, che in tre giorni seguirono tre grandi battaglie sempre vantaggiose ad Ottone, finchè Valente e Cecina, famosi generali di Vitellio, unendo insieme le loro forze, diedero nel tempo stesso un generale attacco alle schiere nemiche. |
A140000367 |
Da abile generale egli aveva già soggiogato colle armi tutto quel paese; e solo rimanevagli ad impadronirsi di Gerusalemme, quando gli eserciti Romani di Oriente, sdegnosi di servire ad un crapulone quale era Vitellio, proclamarono imperatore Vespasiano, universalmente conosciuto per uomo coraggioso, abilissimo nel fatto delle armi, affabile e cortese con tutti, perciò amato da tutti. |
A140000367 |
Quando fu annunziato a Vitellio, che i soldati di Vespasiano erano già penetrati nel campo di Marte ed in Roma stessa, egli non pensò più ad altro se non a mangiare e a bere fino ad ubbriacarsi. |
A140000368 |
Mentre da tutte parti risuonavano grida di evviva al novello imperatore, lo stupido Vitellio si andava strascinando come poteva meglio per le sale del suo palazzo gridando ad alta voce: Soccorso, soccorso; ma niuno gli rispondeva, perchè gli stessi infimi servi erano fuggiti. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000076 |
A Nerone era succeduto, come si disse, un imperatore di nome Galba e poi un altro di nome Vitellio, i quali pei loro vizi e per la loro tirannia furono deposti dal trono, ed in loro vece proclamato un gran generale di nome Vespasiano. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html |
A201000077 |
A Nerone era succeduto un imperatore di nome Galba e poi un altro di nome Vitellio, i quali pei loro vizi e per la loro tirannia furono deposti dal trono, ed in loro vece proclamato un gran generale di nome Vespasiano. |