don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000524 |
Agli uni si strappavano le unghie, agli altri si trapassavano le braccia e gambe con trapani a mano; si cacciavano alla maggior parte delle lesine {324[482]} sotto le unghie, e si ripeteva il tormento per molti giorni di seguito; si gettavano entro fossi pieni di vipere; si attaccavano al loro naso delle canne e tubi di zolfo e di altre più infette materie, indi vi si appiccava il fuoco soffiandovi dentro gagliardemente, affinché ne inghiottissero tutto il fumo, la qual cosa cagionava ai confessori de' soffocamenti, delle convulsioni e de' dolori inesprimibili; si ficcavano dentro il loro corpo delle canne aguzze; si flagellavano penzoloni finché fossero interamente scarnate tutte le loro ossa; per lacerare ad un'ora il corpo e il cuore delle madri, i carnefici le percuotevano colla testa de' loro figliuoli, che tenevano per i piedi, e raddoppiavano la lor brutalità quanto più queste innocenti vittime mettevano grida più lamentevoli ed acute. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000599 |
Si gettavano entro fossi pieni di vipere; si attaccavano al loro naso delle canne e dei tubi pieni di zolfo e di altre materie puzzolentissime, indi vi si appiccava il fuoco soffiandovi dentro gagliardamente, affinchè ne inghiottissero il fumo; il che cagionava soffocamenti, convulsioni e dolori inesprimibili. |
don bosco-vita di s. giovanni battista.html |
A209000015 |
Ma quest'uomo pieno di spirito di Dio e leggendo nel fondo dei loro cuori, li ricevette molto severamente, e gettando loro uno sguardo con cui scopriva tutta la loro malizia, così loro dicea: « razza di vipere, chi vi ha insegnato a fuggire l'ira che vi sovrasta? fate dunque, frutti degni di penitenza, e non vi mettete a dire: abbiamo Abramo per padre.... |
don bosco-vita di s. paolo apostolo.html |
A214000171 |
Che più? Si vuole che la medesima terra {120 [286]} dell' Isola di Malta portata altrove sia rimedio sicuro contro ai morsi delle vipere e dei serpenti. |
A214000171 |
Iddio confermò questo primo prodigio con un altro ancora più strepitoso e permanente; perciocchè fu tolta ogni forza di veleno ai serpenti di quell'isola, sicchè da quell'epoca in poi non si ebbe più a temere il morso delle vipere. |