don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html |
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Matteo Valorso testimonio oculare depone, che circa la metà del mese di gennajo 1863, chiamato dal paroco a servirgli la Messa, al momento di accendere le candele all' altare, con sua sorpresa vide entrare uno in Chiesa di cui a stento ravvisava le sembianze umane. |
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Non solo osservò scrupolosamente la ritiratezza, ma col suo esempio trasse molti compagni ad imitarlo con grande vantaggio della scienza e della moralità, e con viva soddisfazione di Valorso Antonio maestro, dei genitori e degli allievi. |
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In questa come in tutte le altre sue pratiche religiose seguiva un altro suo compagno e cugino dell' Argentera morto nel 1861 di nome Valorso Stefano. |
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Francesco cominciò la sua pia carriera coll' invitare i suoi compagni a fare una novena di preghiere all' altare di Maria SS. per l' anima del predetto Valorso, assistendo in ciascun giorno alla s. Messa. |
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La prego eziandio di salutare il mio buon maestro signor Antonio Valorso, e gli dica che gli chiedo perdono delle {144 [386]} disobbedienzs e dei dispiaceri chetante volte gli ho dato, mentre frequentava la sua scuola. |
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E questo, scrive il paroco, mi fu raccontato ripetutamente da Berlino Stefano morto nel 1854, in età d' anni 87, e da Matteo Valorso morto nel 1857 in età d' anni 80. |
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Questo fatto, dice la relazione del paroco, fu molte volte raccontato e deposto da Valorso Gio. Batta, sindaco di questo Comune nell' anno 1848, morto nel 1852 in età d' anni 70. |