Sotto l' Imperatore Traiano fu arso, {15 [187]} percosso dal fulmine; sotto Comodo soggiacque ad un altro incendio, ma altri mperatori lo restaurarono.

 Alla sua morte designò Traiano per successore.

 I quattro imperatori, di cui voglio ora parlarvi, sono Nerva, Traiano, Adriano e Antonino, dei quali vi racconterò le principali azioni.

 Fece anche molte conquiste nelle parti di Oriente, e finì di vivere in Selinonte, città dell'Asia Minore, detta di poi Traianopoli, vale a dire città di Traiano.

 Traiano, nato nella Spagna, primo tra i Romani imperatori di nascita non italiana, fu uno dei migliori sovrani che abbia avuto Roma pagana.

 Adriano, successore di Traiano, è altresì annoverato tra i più chiari imperatori romani.

 L'imperatore Traiano diede una festa nella quale vennero nell'anfiteatro dieci mila gladiatori.

 I quattro imperatori, di cui voglio ora parlarvi, sono Nerva, Traiano, Adriano e Antonino, dei quali vi racconterò le principali azioni.

 Alla sua morte designò Traiano per successore.

 Fece anche molte conquiste nelle parti d'Oriente e finì di vivere in Selinunte, città dell'Asia minore, detta di poi Traianopoli, vale a dire città di Traiano.

 Essendo stata aspramente ributtata dall'Imperatore, arditamente ella esclamò: Perchè dunque siete {108 [108]} nostro principe? Tali parole fermarono Traiano, il quale tornando indietro ascoltò con pazienza la buona donna e le concedette quello che dimandava.

 Adriano, successore di Traiano, è altresì annoverato tra i più chiari imperatori romani.

 L'imperatore Traiano diede una festa, nella quale combattevano nell'anfiteatro dieci mila gladiatori.

 D. Fateci conoscere la terza persecuzione sotto Traiano?.

 R. L'imperator Traiano, sebbene la storia lodi la sua clemenza, contribuì alle crudeltà che si esercitarono nella terza persecuzione.

 Plinio aveva scritto a Traiano per consultarlo sulla condotta che tener doveva riguardo ai cristiani: « tutta la colpa loro, egli dice, consiste nel cantar inni in onore di Cristo, essi sono in numero grandissimo, di ogni età, e d' ogni condizione, nella città e nelle campagne, a segno che i Tempii dei nostri Dei sono quasi deserti.

 Traiano gli rispose « che non occorreva fare ricerche di cristiani; ma che qualora essi fossero accusati, e convinti, come tali si dovessero punire colla pena di morte ».

 Si tormentò più giorni onde costringerlo a sacrificare agli Dei dell'impero, ma riescendo vano ogni tentativo, fu condannato da Traiano ad esser crocifisso in età d'anni 120.

 - L'imperatore Traiano, tuttochè da certi storici lodato siccome savio e clemente, è l'autore della terza persecuzione.

 Traiano gli rispose: «che non occorreva fare ricerche di cristiani, ma che qualora essi fossero accusati e conosciuti, secondo le leggi dovessero punirsi colla pena di morte.» Risposta {52 [52]} assurda, imperciocchè se i cristiani erano colpevoli, perchè proibire di ricercarli? Se poi erano innocenti, perchè punirli colla morte?.

 - Fra i martiri della persecuzione di Traiano è annoverato il pontefice s. Clemente.

 Per più giorni egli venne esposto a diversi tormenti: ma riuscendo vano ogni tentativo, fu condannato da Traiano ad essere crocifisso in età d'anni 120.

 Traiano trovandosi in Oriente volle venire con esso a disputa sulle cose della religione, ma non polendo prevalere, e restando confuso, diede ordine che il santo Vescovo fosse legato con catene e condotto a Roma per servire nell'anfiteatro di Flavio di pubblico spettacolo al popolo, e di pascolo alle fiere.

 Ma verso l'anno 106, sotto il regno di Traiano, furono rinnovati i sanguinosi editti contro ai cristiani, e questa si conta per la terza persecuzione.

 Traiano non solo comandava ai magistrati {6 [450]} di perseguitare i Cristiani, ma esercitò egli stesso la persecuzione.

 Traiano allora si accorse che la sua disputa non faceva altro che far conoscere la vanità degli dei e la santità della fede cristiana.

 La persecuzione di Traiano era egualmente terribile e sanguinosa in tutte le parti del Romano impero; perciò potrà ognuno facilmente comprendere quante fatiche s Anacleto abbia dovuto sostenere per governare la Chiesa di G. C. Il santo Pontefice trovò tempo e mezzo per provvedere a tutto.

 La sua consacrazione avvenne il 27 luglio l'anno di Cristo 112 mentre governava ancora il romano impero Traiano.

 Benchè l'imperatore Traiano sia stato uno dei migliori principi del Paganesimo, tuttavia non conoscendo i cristiani se non per via dei ritratti orrendi che gliene facevano i pagani e i sacerdoti degl' idoli, egli nutriva verso di quelli un odio implacabile.

 A Traiano era succeduto un altro imperatore di nome Adriano; il quale sebbene non abbia decretato alcuna persecuzione, tuttavia essendo pazzamente innamorato degli dei, voleva che fossero adorati da tutti i suoi sudditi.

 Queste eroine del cristianesimo erano coronate del martirio dopo la morte di Domiziano, quando cominciava {75 [411]} ad infierire la terza persecuzione sotto all'imperatore Traiano.

 L'imperatore Traiano è molto lodato nella storia per la sua clemenza, e sul principio del suo impero si dimostrò alquanto favorevole ai cristiani, ma dopo alcuni anni mosso dall'amore delle sue divinita; irritato perchè i gentili venivano in folla alla fede abbandonando e lasciando deserti i templi degli idoli, egli cominciò a perseguitare i cristiani.

 Traiano acceso di sdegno rispose che fosse immediatamente mandato in esilio.

 L'imperatore Traiano informato delle conversioni che per opera di Clemente si facevano, scrisse al prefetto, di nome Aufidio, e gli ordinò di usare tutti i mezzi capaci di condurre nuovamente al culto degli idoli coloro che per quel miracolo eransi fatti cristiani.

 Que' manigoldi, contenti come se avessero scoperto il più gran tesoro del mondo, li condussero tutti nel Foro Traiano, che è una vasta piazza nel centro di Roma.