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Appena il maestro terminò di parlare, Faustino, che era uno de' meglio forniti di cibo, girò l'occhio intorno e visto in un cantuccio Tonietto, ch'era stracciato e scalzo, disse fra se: questi è miserabile! » e corse a porgergli una porzione della sua colezioncella. |
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Quell' esempio, fu tosto seguito dagli altri fanciulli: sicchè Tonietto non solo saziò la fame, ma ebbe roba anche d' avanzo; e la portò ai suoi parenti, i quali pure pativano la fame. |
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Ne' giorni successivi il maestro non disse cosa alcuna, e molti scolari non pensavano più al misero Tonietto. |
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Non così però facevano Anselmuccio, Faustino, e cinque o sei buoni fanciulli, i quali ogni mattina risparmiavano o un frutto, o un dolce, o un tozzo di pane per darlo a Tonietto; e costui volea tanto bene a' suoi benefattori, come se fossero stati suoi fratelli. |
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Fanciulli benedetti, il cielo vi dia una vita lunga e onorata! - Fecesi accennare da Tonietto qual era stato il più generoso {28 [420]} di quei fanciulli: egli additò Faustino, e il vecchierello accostatosi a lui, esclamò: - Oh fanciullo benefico! io non posso dimostrarvi la mia gratitudine, che abbracciandovi teneramente, chiamandovi figlio, e pregandovi a condurmi dai vostri genitori, ai quali voglio attestare la vostra gran bontà. |
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Un bel di che la scuola era piena di ragazzi, ecco entrarvi Tonietto accompagnato da un vecchierello curvato sul bastone. |