don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html |
A114000036 |
Gli altri ci ajutino colle loro preghiere ed abbiano il conforte {27 [389]} del prete Policarpo e di Tiburzio. |
A114000037 |
Questo Tiburzio era figliuolo del Prefetto Cromazio. |
A114000038 |
Il santo Pontefice maravigliato a tanto fervore scioglievasi in lagrime ed abbracciando Tiburzio mille volte il benedisse pregando Iddio per lui e per tutti quelli che restavano a Roma, affinchè dall'esempio di quel giovanetto animati tutti arrivassero alla corona del martirio pei meriti di Gesù Cristo. |
A114000043 |
Tiburzio alla vista della costernazione dei genitori del giovane, fu eziandio egli commosso, e desideroso di recar qualche conforto loro si accostò e disse: Volete ch'io faccia una prova per questo vostro figliuolo e che reciti presso di lui un certo mio canto? Forse lo riavrete sano. |
A114000043 |
Un giorno Tiburzio si abbattè in una folla di gente atterrita da sinistro accidente. |
A114000044 |
Tiburzio ringraziò Iddio e voleva andarsene, ma i buoni genitori lo ritennero dicendogli: Questo {32 [394]} nostro figliuolo era morto ed ora vive per opera tua; egli è cosa tua; ricevilo per tuo servitore e con lui noi ti diamo tutte le nostre sostanze; anzi ci offriamo noi medesimi per tuoi servi. |
A114000045 |
A queste parole Tiburzio soggiunse: Da che voi volete ricompensarmi della vita renduta a vostro figliuolo, io vi dico che non vorrei questa vita che voi mi offerite, ma ne vorrei un'altra assai più preziosa. |
A114000046 |
Il santo Pontefice li interrogò intorno a più cose e scorgendoli abbastanza instruiti e fermi nella fede, se ne rallegrò con Tiburzio, ringraziò Iddio, di poi amministrò a tutti e tre il sacramento del Battesimo. |
A114000046 |
Tiburzio allora li condusse dal santo Pontefice e mostrandoglieli così disse: Vedi ora, o Padre Santo, vedi costoro? Essi sono il primo frutto della mia fede, sono tre anime che ho guadagnato {33 [395]} al Cielo. |
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Indi a poco Tiburzio ebbe tronca la testa. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000177 |
«Angelo di Dio, esclamò Valeriano, io non altro ti chiedo se non la conversione di mio fratello Tiburzio.» La tua preghiera, soggiunse l'angelo, sarà esaudita, e come Cecilia guadagnò te alla fede, così tu guadagnerai tuo fratello Tiburzio, ed entrambi giungerete alla palma del martirio. |
A190000178 |
Valeriano espose a suo fratello Tiburzio le cose prodigiose che aveva vedute, di poi lo condusse a papa Urbano, che lo istruì nella fede e in fine gli amministrò il battesimo. |
A190000179 |
- Almacchio, prefetto di Roma, come intese la conversione, lo zelo di Valeriano e di Tiburzio, chiamolli alla sua presenza e loro fece molte interrogazioni, ma confuso dalle loro sapienti risposte, nè sapendo egli che dire, nè che fare, un suo assessore per trarlo d'impaccio soggiunse: Condannati alla morte tutti due, di poi avrai i loro beni. |
A190000179 |
Pochi istanti dopo giunse il carnefice, che con trasporto di furore troncò il capo ai due fratelli Valeriano e Tiburzio, le cui anime tosto volarono ad abitare eternamente in cielo. |
A190000180 |
Il prefetto avendo trovata la casa di Tiburzio e di Valeriano vuota di danaro, volse il suo sdegno contro Urbano e Cecilia, e non potendo trovare Urbano, spedì i suoi satelliti alla casa di Cecilia. |
don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html |
A207000025 |
Angelo di Dio, esclamò Valeriano, io non altro so chiedere per ora, che la conversione di mio fratello Tiburzio. |
A207000026 |
Cecilia con una sapienza, che certamente la veniva dal cielo, prese a parlare così: Io mi maraviglio, o Tiburzio, che un giovane studioso e dotto, quale tu sei, creda ancora agli dei, i quali altro non sono che statue di terra, di legno, di pietra, di bronzo o di altro metallo. |
A207000026 |
Così Valeriano, pieno di celeste gioia per le grazie che aveva da Dio ricevute, desiderava ardentemente di farne parte a suo fratello Tiburzio. |
A207000026 |
Mentre tuttora prostrato stava pregando, giunse Tiburzio. |
A207000026 |
Queste statue, che i malfattori condannati alle miniere estraggono dalle viscere della terra, cerne possono mai essere dei veraci e meritare la confidenza degli uomini? Dimmi, o Tiburzio, trovi tu differenza tra un corpo morto ed uno di tali idoli? Il corpo morto conserva altresì tutti i suoi membri, ma questi membri non danno segno di vita. |
A207000031 |
Tiburzio nelle catacombe; ma quando esso ebbe udito nominare Urbano, fe' atto di maraviglia, e ricusava di seguitare il fratello. |
A207000032 |
E che, diceva Tiburzio, volete voi che io mi presenti a quell'infelice Urbano? Tu non sai, replicava con calde parole Valeriano, tu non sai chi egli sia. |
A207000032 |
Ma, soggiunse Tiburzio, non è colui che i cristiani chiamano Papa? Ho udito a dire che egli è stato due volte davanti ai tribunali del Prefetto, e che ora si tien nascosto nei sotterranei, non so dove. |
A207000033 |
Santa Cecilia e Valeriano avevano lasciato che Tiburzio sfogasse i suoi pusillanimi timori, e come ebbe finito, Cecilia disse con calma: avresti ragione, o Tiburzio, di sgomentarti se dopo la presente vita non ve ne fosse un'altra; ma poichè v'ha un'altra vita che non finirà giammai, perchè dobbiamo aver paura delle sofferenze presenti, se con queste possiamo assicurarci l'eterna felicità del cielo?. |
A207000034 |
Era la prima volta che Tiburzio ascoltava dottrine di tal fatta; onde dimandò puerilmente, chi mai fosse andato a vedere le cose dell'altra vita, di poi fosse tornato a raccontarle agli uomini viventi. |
A207000035 |
Quando ebbe parlato dell' Unità e Trinità di Dio, Tiburzio esclamò; o Cecilia, la lingua umana non saprebbe trovare da sè queste arcane e cotanto luminose parole. |
A207000035 |
Quando poi Cecilia ebbe in breve narrato come il Figliuolo di Dio era egli medesimo venuto dal cielo in terra per farsi Uomo e diventar cosi infallibile maestro degli uomini, ed aveva insegnato la strada che conduce alla vita eterna, e per conferma della sua dottrina aveva operato i più stupendi miracoli; quando fece osservare come egli per la salvezza nostra aveva patito, era morto e risuscitato, ed aveva propagato la sua dottrina per mezzo degli Apostoli, i quali per la fede avevano pur sacrificata la vita; Tiburzio pieno di compunzione si pose a piangere e sospirare. |
A207000036 |
Accolto con molta amorevolezza dal Vicario di Gesù Cristo, Valeriano si fece a raccontare tutte le cose che erano avvenute relativamente a Tiburzio. |
A207000036 |
Il silenzio delle tombe, le preghiere, l'essere vestito di bianco, il vedere le palme e le corone scolpite sulle urne de' Martiri eccitarono in Tiburzio i più vivi desiderii del martirio. |
A207000036 |
Terminati gli otto giorni, che i battezzati passavano in una specie di spirituali esercizi, Tiburzio ritornò col fratello da s. Cecilia, e divenne fervoroso cristiano. |
A207000037 |
Il tempo che s. Valeriano e s. Tiburzio passarono nelle catacombe con s. Urbano bastò per inspirare ne' loro cuori i più vivi desiderii di fare opere di carità e patire per amore di Gesù Cristo. |
A207000040 |
Appena furono davanti al suo tribunale, prese a parlare così: e come, disse rivolgendosi a Tiburzio, voi che appartenete ad una famiglia così illustre, come avete potuto associarvi ai cristiani cotanto disprezzati e vili, e dissipare le vostre sostanze a loro favore? Anzi mi fu detto che vi abbassate {29 [323]} fino a seppellire i loro cadaveri? Se questo è vero, bisogna argomentare che voi siate colpevoli de' medesimi delitti. |
A207000040 |
Come intese la conversione e lo zelo de' Ss. Tiburzio e Valeriano egli mandolli sull'istante a chiamare. |
A207000041 |
Tiburzio; Ah faccia il cielo! che noi meritiamo di essere tenuti in conto di servi di coloro che voi chiamate colpevoli! Essi hanno avuta la bella sorte di saper disprezzare le cose apparenti della terra, per morire e conseguire le vere ricchezze che sono in cielo. |
A207000042 |
Qui seguito una lunga disputa in cui Tiburzio tenne bellissimi discorsi sul futuro premio riserbato ai buoni, e sul supplizio eterno preparato ai malvagi. |
A207000043 |
Tiburzio: Non mi maraviglio, disse, perchè gli uomini sensuali non possono sollevarsi a capire le cose di Dio. |
A207000064 |
Tutti erano commossi: Valeriàno e Tiburzio non altro desideravano che di compiere presto il sacrifìcio della loro vita. |
A207000066 |
Santa Cecilia andò sollecitamente con altre pie persone a seppellire i corpi di Valeriano, di Tiburzio e di Massimo nel cimitero detto di Pretestato, che era una delle diramazioni delle vastissime catacombe di s. Callisto, dove da qualche tempo dimorava il medesimo s. Urbano. |
A207000067 |
Almacchio aveva accelerata la morte di s. Valeriàno e di s. Tiburzio, per andare ad impadronirsi delle loro ricchezze. |
A207000083 |
In simile guisa il santo Pontefice {46 [340]} accompagnato da alcuni sacri ministri, e da altri fedeli, di notte tempo la trasportarono presso la tomba di Valeriano, di Tiburzio e di Massimo. |
A207000086 |
Ma dopo il martirio di questa vergine, del suo sposo Valeriano, del suo cognato Tiburzio e di molti altri santi, egli si accorse che quello non era più luogo adattato per essere visitato dai cristiani. |
A207000126 |
Vicino al tempio di Giove era un luogo detto dei trucidati, perchè ivi erano stati martirizzati s. Valeriano e s. Tiburzio con molti altri confessori della fede. |
A207000150 |
Da questa casa scavando si giungeva nelle catacombe di s. Callisto e proprio in quella parte detta cimitero di Pretestato dove erano stati sepolti i corpi de' santi Valeriano, Tiburzio e Massimo. |
A207000171 |
Questo principe aveva mandato a Roma alcuni religiosi per ottenere reliquie di s. Urbano e di s. Tiburzio martiri |