don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000217 |
Aggiunse molte cose in onore e decoro del s. Sacrifizio della santa Messa; s. Sisto eletto nel 119, morto nel 127, proibì ai laici di toccar i vasi sacri; s. Telesforo eletto nel 127, e martirizzato nel 139, ordinò che nella Messa si cantasse l'inno angelico G loria in excelsis Deo. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190001157 |
Nel secolo II Papa s. Telesforo comandò che fosse letto nella messa dai sacerdoti. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html |
A203000039 |
Prima di esporvi le azioni di S. Telesforo voglio parlarvi di un genere di vita a cui appartenne questo pontefice prima della sua elevazione al pontificato. |
A203000043 |
Degli anacoreti del Carmelo fu S. Telesforo celebre per dottrina e santità. |
A203000044 |
Per queste settimane adunque, tutti i sacri ministri si astengano dalle carni e dai passatempi; e si occupino giorno e notte in preghiere, penitenze e nel cantar lodi al Signore.» V. P. Segero, vita di S. Telesforo. |
A203000045 |
Pertanto S. Telesforo e coll'esempio e cogli scritti confermò e decretò che i laici fossero obbligati al digiuno di quaranta giorni; i sacerdoti poi fossero obbligati al digiuno di sette settimane che formano quarantanove giorni. |
A203000046 |
S. Alessandro I aveva ordinato che ogni sacerdote non potesse celebrare più di una messa al giorno; s. Telesforo fece un'eccezione per la grande solennità del Natale di G. C., e decretò che in tal giorno ogni sacerdote potesse celebrarne tre; una sulla mezzanotte in memoria della nascita di Gesù Cristo in Betlemme; l'altra sul far dell' aurora, quando i pastori si recarono alla capanna per adorarlo; la terza fosse celebrata all'ora terza, cioè circa le nove del mattino, quando cominciò a risplendere in piena luce il giorno della nostra redenzione. |
A203000049 |
Oggidì ancora in memoria di questa disposizione di S. Telesforo la nostra messa solenne, che comunemente si chiama messa grande, non suole celebrarsi prima delle ore nove del mattino. |
A203000050 |
Non solamente S. Telesforo confermava la dottrina della Chiesa colle parole e {31 [31]} cogli scritti, ma predicava indefesso la parola di Dio, e dove non poteva andare in persona mandava sacri ministri. |
A203000050 |
in s. Telesforo. |
A203000051 |
L'anno quarto del pontificato di S. Telesforo (anno 146) si levò a turbare la Chiesa un eretico detto Valentino, che insegnava molte nefandità contro Gesù Cristo e contro alla santissima sua madre; fra le molte empietà predicava che il Salvalore era stato mandato giù dal cielo in corpo ed anima, che perciò non aveva preso umana carne da Maria Vergine. |
A203000053 |
Contro a quelle eresie si levò S. Telesforo, ed unendosi ad altri zelanti sacri ministri, condannò e scomunicò gli eretici e le loro eresie; quindi cogli scrìtti, colla predicazione e coll'esempio fece trionfare la cattolica dottrina, manifestando a tutto il mondo che la Chiesa di Gesù Cristo, di cui egli era vicario, era edificata sopra una ferma pietra, e che le porte dell'inferno non potevano prevalere contro di essa. |
A203000054 |
Il martirologio romano parlando di S. Telesforo al 5 di gennaio si esprime così: in Roma occorre il transito di S. Telesforo papa, il quale sotto all'impero di Antonino Pio, dopo molte fatiche sostenute nel confessar Gesù Cristo, conseguì un illustre martirio. |
A203000054 |
S. Ireneo che viveva quasi ai tempi di S. Telesforo, parlando di questo pontefice conchiude cosi: Egli (Telesforo) ottenne, un gloriosissimo martirio. |
A203000055 |
Ma dopo che si convertì al Vangelo ei si pose a studiare i libri santi e divenne un dotto e fervoroso predicatore, un intrepido confessore della fede, sì che per la profonda scienza e per la grande virtù meritò di succedere a S. Telesforo nel pontificato. |