don bosco-angelina.html |
A002000127 |
«In fine di questo racconto mi sia permesso di interrogare i ricchi ed i potenti del secolo, i quali sprecando il danaro fabbricano palazzi d'oro e di marmo; e comprano possessioni di cui ignorano il prezzo ed il confine; dicano costoro: che cosa mancò a questo povero vecchio, cioè a Paolo? Voi, o {49 [219]} ricchi, bevete in tazze ingemmate, e Paolo bevendo l'acqua col concavo della mano soddisfece così al bisogno della sete. |
don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html |
A136000174 |
Il primo dà da mangiare agli affamati in piatti d'argento; il secondo dà da bere agli assetati in tazze d'oro; il terzo riveste di broccato coloro che son nudi; ma l' angelo dell' Ospitalità fa tutto in una volta; egli veste, nutre, ristora, quando la sua chiave di diamante apre una casa ospitale. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139000658 |
Costui ordinava le libazioni, i brindisi, il numero di tazze che ciascuno doveva vuotare, e chiunque non adempiva quegli oidini era condannato a tracannarne una tazza di più. |
A139000715 |
Dovete sapere che i Longobardi ne' loro paesi adoravano una divinità detta Odino, ed erano persuasi che la ricompensa de' guerrieri in paradiso dovesse essere il bere uno squisito liquore ne' cranii {198 [198]} de' loro nemici; perciò ne' grandi conviti solevano servirsi di quelle orrende tazze, se lor veniva dato di poterne avere. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000621 |
Costui ordinava le libazioni, i brindisi, il numero di tazze, che ognuno doveva vuotare, e chiunque non adempiva quegli ordini era condannato a tracannarne una tazza di più. |
A140000661 |
Dovete sapere che i Longobardi nei loro paesi adoravano una divinità detta Odino, ed erano persuasi che la ricompensa dei guerrieri in paradiso dovesse essere il bere di uno squisito liquore nei crani dei loro nemici; perciò nei grandi conviti solevano servirsi di queste tazze orrende, se loro veniva dato di poterne avere. |
don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html |
A157000167 |
Si recano le tazze e si riempiono. |
don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html |
A163000416 |
Abitavano in quella stanza quattro lingue mirabilmente affilate alla maledizione, marito e moglie e figlio e suocera; e quella mattina appunto, non essendo riuscito il desinare di gusto alla suocera rabbiosa, rovesciale le tavole, e rotti i piatti, e sparsi per le stanze i rottami dei bicchieri e delle tazze, risuonavano le più empie imprecazioni: «Possa tu aver mangiato l'ultimo boccone»; e l'altro: «Possa tu restar attossicato»; e la vecchia: «Possiate tutti aver mangiato il diavolo»; e il Diavolo a questa musica faceva la battuta, mostrando che cantavano a suo gusto, e che potevano esser promossi alla cappella dell'inferno, dove sempre si canta su questo tuono di maledizioni, e di orrende e viperine imprecazioni. |