don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html |
A056000110 |
Le vostre iniquità eguaglieranno quelle di coloro che hanno ucciso un Dio fatto uomo? Ebbene avremo anche noi un Salvatore che per noi intercede appresso al suo celeste Padre dicendo: Padre perdonate {72 [142]} loro, non sanno che cosa si tacciano, ignosce illis, nesciunt enim quid faciunt. |
don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html |
A067000566 |
Voglio anche pregare il Signore Iddio onde si degni di illuminare tutti gli eretici del mondo, affinchè tacciano ritorno all'ovile di Gesù Cristo, da cui un tempo si dipartirono. |
A067001009 |
E costoro hanno sempre in bocca la bellezza e la purità della Chiesa primitiva! O che gente di mala fede i appellano sempre alla Chiesa antica contro della moderna; e finiscono coi non credere più ne all'una, nè all'altra; e l'una e l'altra tacciano di superstizione. |
A067001304 |
Allora fu che si vide il mostruoso fatto, inudito nella storia de' popoli, che una femmina si arrogasse l'autorità di capo della Chiesa; una femmina, cui S. Paolo dice: Le femmine tacciano nella Chiesa; ivi non è loro permesso di parlare. |
A067001308 |
Così quella grande Inghilterra, quei grandi milordi inglesi, che rifiutarono di riconoscere il Papa stabilito da Dio a governare la sua Chiesa, si sottomettono alle decisioni di una donna, talora ignorante, viziosa, ma che intanto alza la voce, e parla, e definisce le più sublimi questioni, mentre S. Paolo rigorosamente comanda che le donne tacciano nella Chiesa. |
don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html |
A068001274 |
Allora si vide il mostruoso fatto di una donna, rotta ad ogni turpezza, arrogarsi l'autorità di capo della Chiesa; avvegnachè San Paolo dica: Le femmine tacciano nella Chiesa; ivi non è loro permesso di parlare: Mulieres in Ecclesia taceant; non enim permittitur eis loqui ( I. Cor., capo 14, 34). |
don bosco-l-armonia (1849-1863).html |
A125000150 |
I protestanti tacciano d'intollerante la Chiesa Cattolica, perchè usa troppo rigore verso gli ostinati; e l'Autore reca le parole di Paplo, colle quali chiama Elima scellerato, arca di frode e di empietà, figlio del demonio; rapporta il fatto dell'incestuoso di Corinto che il santo Apostolo prima scomunicò, di poi vedendo ravveduto, accolse di nuovo nella comunione dei fedeli. |
A125000157 |
Ivi non solamente sono esposte le loro azioni, ma viene popolarmente spiegato lo spirito della Chiesa primitiva, dal che viene a rendersi manifesto come il governo, la disciplina, i dommi, la morale della Chiesa antica, sono quegli stessi d'oggidì; che perciò sono rei di calunnia quegli eretici che tacciano di novità la Chiesa cattolica nel suo insegnamento e nelle sue istituzioni. |