don bosco-il divoto dell-angelo custode.html |
A075000019 |
Tobia infatti riscosse prontamente le grosse somme del suo credito, e dapprima lo attribuì a bontà del debitore, ma poi vide che {19[105]} la bontà fu dell'Angelo a saperle in modi sì propri da lui riscuotere. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000101 |
Alessandro rispose: «Quello che tu dimandi è cosa santa, ma G. Cristo ci proibisce di palesare le sublimi verità della fede a quelli che desiderano di saperle non per crederle, ma per metterle in derisione. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html |
A199000112 |
Alessandro si accorse che il governatore desiderava di sapere i misteri della religione cristiana non per istruirsi, ma per metterli in dispregio, perciò si fece a rispondere così: quello che tu dimandi è cosa santa, ma il nostro Signor G. C. ci proibisce di gettare le cose sante dinanzi ai cani; cioè ci proibisce di palesare le sublimi verità di fede a quelli che non desiderano di saperle per crederle, ma per metterle in derisione. |