don bosco-conversazioni.html |
A035000140 |
Il medesimo Origène dice altrove: «Siccome quelli che hanno lo stomaco sopraccarico di alimenti indigesti, rimangono oppressi, e se loro riesce di vomitare, restano all'istante sollevati; così il peccatore che nasconde e ritiene in sè le sue colpe, ne è intieramente oppresso e soffocato; ma divenga egli suo accusatore, confessi il suo stato, vomiti tosto il peccato. |
don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html |
A069000196 |
Santificate questo sacrifizio che vi presento unitamente a quello del vostro divin Figliuolo, affinchè esso abbia la virtù di muovere il vostro cuore in favore di quelle anime, le quali la purezza vostra incompatibile, anche con le più leggiere macchié, ritiene ancor lontane dalla dolce vostra presenza. |
don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html |
A114000180 |
A poca distanza dalla chiesa di s. Cajo avvi quella di s. Gabinio e di s. Susanna dette ad duas domos, perchè si ritiene che le due case di s. Gabinio, padre della santa, e di s. Cajo fossero congiunte. |
don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html |
A136000085 |
( Alessio fa mostra di essere distratto, Eufemiano lo ritiene e continua ad osservarlo ). |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140001893 |
Verso la parte di meno eranvi i Cenomani con Brixia (Brescia), Mantua (Mantova), e Cremona, che ritiene lo stesso nome. |
A140001895 |
Nella parte occidentale della Gallia Cispadana abitavano i Boi colle città di Placentia (Piacenza), Florentia (Firenze), Fidentia (detta ora Borgo S. Donnino), Parma che ritiene lo stesso nome, Forum Novum (Fornovo), Regium Lepidi (Reggio di Emilia), Mutina (Modena), Bononia (Bologna). |
A140001899 |
Inoltre era Luca che ritiene ancora lo stesso nome, Pisae (Pisa), Pistorium (Pistoia), Fesulae (Fiesole), Sena Iulia (Siena). |
don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html |
A173000208 |
E siccome la lettura è bensì mezzo di acquistare la scienza, ma non unico, potendo benissimo supplirvi l'insegnamento orale, ne consegue da un lato che la scuola orale del catechismo, che si fa in famiglia e nel sacro tempio, ritiene sempre tutta la sua importanza e basta da se medesima a raggiungere il suo scopo di istruire le tenere menti dei parvoli nelle verità religiose, e dall'altro lato che la scuola della lettura in rapporto all'educazione religiosa non ha valore se non in quanto serve all'educazione medesima, e diventa inutile, anzi nociva quando o non giova ad aiutare i giovinetti ad imparare e ritenere i documenti della fede e della morale, o porge occasione di spirituale pervertimento. |