don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html |
A113000008 |
{8 [8]} Nel principio del secolo quarto sotto a s. Melchiade i Camerlenghi vennero chiamati Vicedomini o Vicegerenti, oppure Vestiararii, perchè avevano cura degli abiti e del tesoro del Pontefice. |
don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html |
A135000024 |
Mentre s. Eusebio e s. Melchiade erano al governo della Chiesa, la provvidenza sollevò al trono quel grande Imperatore che facendo cessare lo spargimento del sangue umano diede ai cristiani quella sospirata pace che da tre secoli invano si era cercata. |
A135000066 |
Siamo a s. Melchiade, trentesimo terzo pontefice da s. Pietro, trionfatore e superstite della decima persecuzione, glorioso per molti titoli ma specialmente per aver accolto in Roma Costantino il grande. |
A135000067 |
S. Agostino loda molto la prudenza ed accortezza di s. Melchiade fin da {48 [220]} quando era semplice sacerdote. |
A135000068 |
Mentre s. Melchiade come semplice sacerdote lavorava indefesso pel bene della Chiesa, compieva gloriosamente la sua carriera mortale s. Eusebio consumato dall' età, dalle fatiche e dai {49 [221]} patimenti dell' esiglio siccóme testò abbiamo raccontato e dopo sette giorni di sede vacante s. Melchiade fu innalzato alla sede pontificia il tre ottobre 311. |
A135000070 |
Compievasi il primo anno del pontificalo di Melchiade, quando succedette {50 [222]} la disfatta e morte di Massenzio, la grande vittoria e la trionfale entrata di Costantino in Roma. |
A135000073 |
Ma volendo onorare i Romani pontefici e concedere loro un' abitazione dégna del vicario di Gesù Cristo, donò una parte del grande edifizio Laterano a s. Melchiade papa. |
A135000074 |
Nel palazzo Laterano vennero celebrati molti concilii, de' quali il primo fu sotto s. Melchiade contro ai Donatisti, di cui noi daremo un breve cenno. |
A135000077 |
Disse in fine che tanto gli accusatori quanto gli accusati si scegliessero ciascuno dieci vescovi e si recassero a Roma con Ceciliano e con Maggiorino; colà dal Gerarca Melchiade sarebbe ogni cosa discussa e con solenne giudizio esaminata e definitivamente giudicata. |
A135000078 |
Mentre compievansi gli ordini di Costantino in Affrica e gli invitati si preparavano alla partenza per Roma {55 [227]} egli scrisse una lettera a s. Melchiade che qui trascrivo voltata in lingua italiana. |
A135000080 |
Ricevuta questa lettera Melchiade si diede sollecitudine di preparare quanto era necessario pel concilio e affinchè ogni cosa fosse con profondità discussa e la sentenza avesse giudici competenti, oltre a tre vescovi mandati da Costantino dalla Gallia, chiamò a Roma altri quindici principali vescovi d' Italia. |
A135000081 |
Capo {57 [229]} del concilio era Melchiade; i nomi dei véscovi Gallicani erano Reticio, Materno, e Marino. |
A135000083 |
S. Melchiade dopo di aver sentito il parere di tutti si alzò e proferi questa sentenza: Constando chiaramente che Ceciliano non è colpevole di alcuna cosa nemmeno da quelli stessi che Donato condusse per accusarlo, neppure Donato poterlo convincere di colpa alcuna giudico doversi rimandare alla sua diocesi e reintegrare in tutti i suoi diritti. |
A135000084 |
Intorno alla sentenza di questo Pontefice s. Agostino contro ai Donatisti si esprime cosi: Quanto mai è maravigliosa questa ultima sentenza proferita da S. Melchiade! Si può immaginare sentenza più schietta, più integra, più provvida, più pacifica? Nemmeno i colleghi di Donato, in cui l' innocenza punto non appariva, volle rimuovere dalla loro sede. |
A135000085 |
I Donatisti allora che furono condannati da s. Melchiade nel concilio Lateranese finsero di sottomettersi confessando giusta la sentenza che condannava {60 [232]} loro stessi e proclamava l' innocenza di Ceciliano. |
A135000087 |
I Donatisti non ignoravano che, condannati dal Papa, erano nel tempo stesso condannati da tutti i cattolici; perciò non sapendo più che cosa opporre alla sentenza di s. Melchiade studiarono più tardi di accusare il santo Pontefice di apostasia; perchè dicevano, in tempo della persecuzione minacciato dai carnefici, aveva consegnata i libri santi nelle loro mani. |
A135000088 |
1° Voi accusate s. Melchiade senza documento ed io colla medesima autorità nego quello che voi asserite. |
A135000090 |
3° Voi mi dite che se non fu traditore Melchiade lo fu almeno Stratone da lui mandato. |
A135000090 |
Io dico di Stratone quello che vi dico di s. Melchiade, cioè l' accusa di Stratone fu messa fuori cento anni dopo la sua morte; e i documenti autentici che parlano dei caduti al tempo delle persecuzioni niuno avvene che contenga il nome di Melchiade né quello del suo Diacono Stratone. |
A135000091 |
Aggiustate le cose riguardanti i Donatisti Melchiade volse le sue sollecitudini alla disciplina ecclesiastica che per la lunga persecuzione di Diocleziano era stata molto sconvolta. |
A135000093 |
S. Melchiade ordinò che non solamente la Domenica fosse festivo ma anche la feria quinta ovvero il giovedì fosse parimenti santificato in memoria dell' Ascensione del nostro Signor Gesù Cristo, e stabilì che niuno in que' giorni dovesse digiunare, affinchè non si facesse cosa che potesse rattristare la grande allegrezza che in que' giorni deve passare tra cielo e {64 [236]} terra, quando la natura umana nella persona di Gesù Cristo dalla terra salì al cielo e si assise alla destra di Dio Padre onnipotente. |
A135000096 |
Il medesimo s. Melchiade richiamò in vigore le eulogie ossia la distribuzione del pane benedetto dato dopo la messa. |
A135000097 |
in S. Melchiade, Baronio an. |
A135000098 |
Mentre s. Melchiade si occupava col massimo zelo per regolare la disciplina della Chiesa non mancava di portar le sue sollecitudini anche ne' paesi lontani da Roma. |
A135000100 |
Al primo anno del pontificato di s. Melchiade fu introdotta novella maniera di computare gli anni detta Indizione, quasi indicazione. |
don bosco-massimino.html |
A151000226 |
I papi successori di s. Pietro fino a s. Melchiade abitarono nella casa di s. Pudente, di santa Prassede, di s. Cecilia. |
A151000227 |
494) dice l'imperatore abbia di poi donato tutto il palazzo Lateranese a s. Silvestro I successore di s. Melchiade. |
A151000227 |
La quale a richiesta del marito lo concesse a s. Melchiade. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000304 |
- La gloriosa ventura di ricevere in Roma il gran Costantino toccò al pontefice s. Melchiade. |
A190000304 |
S. Melchiade. |
A190000308 |
Ma questo religioso principe volendo offerire ai papi un'abitazione degna del vicario di Gesù Cristo, donò una parte del grande edifizio Luterano a s. Melchiade. |
A190000309 |
- Nel palazzo Laterano vennero celebrati molti concilii, de'quali il primo {138 [138]} fu sotto s. Melchiade contro ai donatisti. |
A190000309 |
Disse in {139 [139]} fine che tanto gli accusatori quanto gli accusati si scegliessero ciascuno dieci vescovi e si recassero a Roma con Ceciliano e con Maggiorino; colà dal gerarca Melchiade sarebbe ogni cosa discussa e con solenne giudizio esaminata e definitivamente giudicata. |
A190000310 |
- Mentre compievansi gli ordini di Costantino in Africa e gli invitati si preparavano alla partenza per Roma egli scrisse a s. Melchiade una lettera in cui diceva: «Da parecchie lettere inviatemi da Anolino mio proconsole in Africa venni a conoscere che Ceciliano, vescovo di Cartagine, è da'suoi colleghi accusato di molti delitti. |
A190000310 |
Lettera di Costantino a s. Melchiade. |
A190000311 |
Ricevuta questa lettera, Melchiade si diede sollecitudine di preparare quanto era necessa¬rio pel Concilio, e affinchè ogni cosa fosse con profondità discussa e la sentenza avesse giudici competenti, oltre ai tre vescovi mandati da Costantino dalla Gallia, chiamò a Roma altri quindici vescovi d'Italia. |
A190000312 |
- Morte di s. Melchiade. |
A190000312 |
S. Melchiade udito il parere di tutti, si alzò e proferì questa sentenza: Constando chiaramente che Ceciliano non è colpevole di alcun peccato, nemmeno a parere di quelli stessi che Donato condusse per accusarlo, e che neppure Donato ha potuto convincerlo di colpa alcuna, giudico doversi rimandare alla sua diocesi e reintegrare in tutti i suoi diritti. |
A190000313 |
Il papa s. Melchiade non sopravvisse che tre mesi alla celebrazione del Concilio di Laterano. |
A190000314 |
- Ad occupare il posto di s. Pietro e di pastore della Chiesa universale dopo s. Melchiade fu eletto s. Silvestro romano di nascita. |
A190000357 |
- I Donatisti, che sotto S. Melchiade erano stati solennemente condannati nel Concilio di Laterano, si acquetarono per qualche tempo, ma poco dopo si manifestarono più furiosi di prima. |