don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html |
A116000079 |
Il suo Pontificato è specialmente celebre per due gravi avvenimenti; cioè per la morte di Aureliano e per la eresia di Manete, che in questo tempo cominciò a turbare la Chiesa. |
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Ma la cosa che occupò assai lo zelo di s. Eutichiano fu l'eresia di Manete. |
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Allora il servo divenuto padrone andò ad abitare un magnifico palazzo e prese il nome di Manete, che in lingua Persiana vuol dire oratore, ma in lingua greca significa pazzo. |
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Inoltre Manete ignorava che i mali della vita non hanno Iddio per autore, ma sono soltanto da lui permessi {48 [386]} o per castigare i peccati degli uomini, o per esercitarli nella virtù. |
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Sotto il pontificato di Aureliano si manifestò l'eresia di Manete, che cagionò molti mali alla chiesa. |
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Come conseguenza del suo dualismo Manete insegnava eziandio essere nell'uomo due anime; una che opera necessariamente il male, l'altra per necessità doveva fare il bene. |
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Col capo pieno di queste stravaganze Manete si pose a predicare che egli era un gran profeta, anzi che era lo stesso Spirito Santo. |
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Manete si pensò di poterli appagare con un fatto strepitoso. |
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Manete per altro ebbe mezzo di fuggire e andò in lontani paesi; continuò a predicare li medesimi errori nella provincia di Coscar. |
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Quando il Re seppe la fuga di Manete ne rimase altamente sdegnato e nel trasporto della collera condannò a morte le guardie della carcere perchè lo avevano lasciato fuggire, quindi mandò parecchi soldati in cerca di lui. |
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S. Cirillo racconta la morte di Manete colle seguenti parole: E condotto alla presenza del Re, che gli rimprovera la sua fuga, la sua menzogna e deride la sua condizione di schiavo. |
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In pena di tanta nefandità quel Re applicando la legge persiana condannò Manete ad essere scorticato vivo. |
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Sciogliendo essa il freno ad ogni vizio ebbe molti seguaci, e otto secoli dopo la morte di Manete esistevano ancora de' Manichei, i quali di quando in quando turbarono la Chiesa, siccome vedremo ne' nostri racconti sulle vite dei Romani Pontefici. |
A116000098 |
Un'eresia così empia e ridicola, come quella di Manete, avrebbe dovuto estinguersi colla morte del suo autore, pure non fu così. |
A116000099 |
S. Eutichiano, come fu informato dell'eresia di Manete, die tosto mano a confutarla. |
don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000171 |
D. Quale fu l'eresia di Manete?. |
A189000172 |
Manete che ne fu l'autore era nato schiavo nella Persia; una vedova mossa a compassione di lui, non avendo prole, lo adottò, e fecelo allevare come suo proprio figliuolo, istituendolo erede di tutto il suo avere. |
A189000428 |
Avvertito dal suo superiore di pensare che era a mensa del re, ne dimandò al Principe umile perdono; ma il re pieno di maraviglia, chiamò subito un segretario, a cui diè comando di scrivere la risposta a Manete. |
A189000428 |
Sedendo una volta a pranzo con s. Luigi re di Francia, diede un forte pugno sulla tavola, dicendo « questo si, è argomento che abbatte l'eresia di Manete ». |
A189000538 |
La lor dottrina è quella stessa dell'eresiarca Manete, di cui adottarono le cerimonie ed i segreti. |
A189000605 |
In secondo luogo, che la sola religione cattolica è quella di G. C., perchè le altre pigliano il nome da'loro fondatori, da Manete, da Montano da Maometto, da Calvino, da Lutero: dunque essi non sono nella Chiesa di Cristo, ma nella Sinagoga dell'Anticristo. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000260 |
- L'eresia de'Manichei è così detta da Manete suo autore. |
A190000260 |
Eresia di Manete. |
A190000260 |
Fra le sostanze di quella eredità Manete trovò un libro, dal quale trasse le più infami stravaganze. |
A190000468 |
Una volta l'immagine di Gesù Cristo crocifisso gli parlò e disse: «Tommaso, scrivesti bene di me: qual mercede vuoi?» Rispose: «Non altra mercede che te stesso, o mio Dio.» Sedendo un giorno a mensa con s. Luigi re di Francia, e ripassando in mente un punto di teologia, trovatane ad un tratto la soluzione, battè sulla tavola dicendo: «Questo è argomento, che abbatte l'eresia di Manete.» Avvertito dal suo superiore a badare che era in presenza del re, ne dimandò umile perdono; ma quel principe chiamò tosto un segretario, cui ordinò di scrivere i concetti del santo dottore. |
A190000609 |
La loro dottrina in parte sembra quella dell'eresiarca Manete, di cui adottarono le cerimonie ed i segreti. |