don bosco-la storia d-italia.html |
A139000266 |
Abbandonato così alla disoccupazione, la plebe cominciava ad invidiare la sorte dei ricchi, desiderosa di porre le mani sopra i loro averi, il che era un vero ladroneccio; perchè colui, il quale con giusti mezzi e titoli ha acquistato sostanze, è giusto che se le goda. |
A139001560 |
Perciocchè se si può appellare ladroneccio lo spogliare un sovrano del suo Stato, che diremo di Napoleone monarca cattolico, che osò detronizzare, e mandare in carcere il sommo Pontefice capo della cattolica religione, dal quale aveva ricevuto tanti servigi, ed a cui era debitore della sua consacrazione imperiale, tanto più che Roma in confronto de' molti regni da lui conquistati era poca cosa? Ma l'ambizione conduceva Napoleone a tali eccessi, e questa medesima ambizione servì molto ad alienargli i buoni, sicchè fin d'allora si potè prevedere che la sua potenza non sarebbe durevole. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000271 |
Così disoccupata la plebe cominciava ad invidiare la sorte dei ricchi, desiderosa di porre le mani sopra i loro averi; ciò era un vero ladroneccio, perchè colui, il quale con giusti mezzi e titoli ha acquistato sostanze, è giusto che se le goda. |
A140001394 |
Perciocchè, se si può appellare ladroneccio lo spogliare un re del suo stato, che diremo di Napoleone, sovrano cattolico, il quale osò togliere dal trono, mandare in carcere il sommo Pontefice capo della cattolica religione, da cui aveva ricevuto tanti servigi ed a cui era debitore della sua consacrazione imperiale? E poi, che cosa era Roma in confronto dei tanti regni da lui conquistati? Ma l'ambizione aveva acciecato Napoleone e il conduceva a cosiffatti eccessi, i quali sempre più servirono ad alienargli i buoni, di sorte che fin d'allora si potè presagire la sua potenza non sarebbe stata duratura. |
don bosco-severino.html |
A177000042 |
Egli per altro con fermezza rispondeva: I fallimenti per non pagare i debiti sono un vero ladroneccio, e non mai da proporsi ad un uomo onesto. |