don bosco-cenno istorico sulla congregazione di s. francesco di sales [1874].html |
A032000006 |
Allora (1858) l'Arcivescovo Fransoni, sempre di cara memoria, mi consigliò di provvedere in modo stabile all'avvenire dei molti ragazzi, che erano raccolti negli Ospizii o frequentavano gli Oratorii domenicali. |
don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html |
A034000003 |
Q uesta Congregazione si formò col consenso dell' Arcivescovo di Torino Mons. Luigi Fransoni: proseguì col consenso del suo Successore Mons. Alessandro Riccardi: ed ha il mio consenso; che anzi desidero di tutto cuore che essa prosperi e duri al bene dell'istruzione ed educazione cristiana della gioventù: ma le sue Regole finora non furono approvate nè da me, al quale non fu chiesta tale approvazione, nè da alcuno de' miei Predecessori. |
don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html |
A061000038 |
Fransoni, di felice memoria, Arcivescovo di Torino, il 12 Aprile 1847 vi aggiunse l'Indulgenza di 40 giorni;. |
A061000063 |
Perciò lo stesso Monsignor Fransoni con patente del 31 Marzo 1852, le concedeva assoluta e senza limite, cioè dava tutte quelle facoltà che fossero tornate utili o necessarie pel buon successo delle cose che occorrevano nella direzione dell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Valdocco, di S. Luigi a Porta Nuova, del S. Angelo Custode in Vanchiglia. |
don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per una congregazione particolare.html |
A175000001 |
Si fu per questo aumento che l'Arcivescovo di quel tempo Monsignor Fransoni {51 [387]} concedeva di ridurre in forma di piccola Chiesa due camere destinate ad altra opera pia, e così fu costituita una Cappella con giardino contiguo dedicata a S. Francesco di Sales nel centro della regione Valdocco, e l'Arcivescovo stesso concesse molti favori e facoltà di sua spirituale giurisdizione ai giovani, che frequentavano la pietosa giurisdizione e nel 1846 cominciarono le scuole serali, e domenicali pei più grandicelli ed oltre Settecento fra questi più poveri, e pericolanti furono eziandio ricoverati in una casa annessa all'Oratorio, che è l'attuale Ospizio di carità. |