| don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html |
| A065000131 |
Egli fu avvisato di questo errore dal vescovo di Costantinopoli s. Flaviano, ma invece di arrendersi si ostinò vie maggiormente, e si occupò a propagare i suoi spropositi, procurando perfino in un conciliabolo che s. Flaviano fosse messo a morte. |
| don bosco-la storia d-italia.html |
| A139000537 |
I colpevoli furono condannati, e già erano in procinto di essere giustiziati, quando S. Flaviano vescovo della città, ottenne a forza di preghiere che l'esecuzione del supplizio venisse differita finchè fosse andato a Costantinopoli per dimandar grazia all'imperatore. |
| A139000538 |
Allora Flaviano con franchezza evangelica: «principe, gli disse, noi meritiamo ogni sorta di supplizi, e se voi ridurrete in cenere la nostra città, noi non saremmo bastevolmente puniti. |
| A139000539 |
Tosto Flaviano si diresse alla sua città ove fu accolto come un angelo di pace fra le acclamazioni, e in tutte te Chiese di Antiochia risuonarono inni di grazie all'Altissimo Iddio. |
| don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
| A140000495 |
Allora Flaviano con franchezza evangelica, Principe, gli disse, noi meritiamo ogni sorta di supplizi, e se voi riduceste in cenere la nostra città, noi non saremmo bastevolmente puniti. |
| A140000495 |
I colpevoli furono condannati, e già stavano in procinto di essere giustiziati, quando s. Flaviano. |
| A140000496 |
Tosto Flaviano si diresse alla sua città, ove fu accolto come angelo di pace fra le acclamazioni, e in tutte le chiese di Antiochia risuonarono inni di grazia all'Altissimo Iddio. |
| don bosco-storia ecclesiastica.html |
| A189000283 |
San Flaviano Vescovo di Costantinopoli dopo d'aver tentato invano colla sua dolcezza di ricondur Eutiche alla verità, lo condannò, e gli tolse l'amministrazione del suo monastero. |
| don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
| A190000368 |
Anzi in un conciliabolo raccoltosi per opera sua, detto comunemente il latrocinio di Efeso, s. Flaviano vi fu così ferocemente trattato che tre giorni dopo morì. |
| A190000368 |
Egli fu avvisato di questo errore dal vescovo di Costantinopoli s. Flaviano; ma invece di arrendersi divenne ostinato e si diede a propagare la sua eresia. |