{47 [385]} Fattolo istruire con molta cura, morendo il lasciò padrone delle molte sue ricchezze.

 L'imperatore lasciò che s. Lorenzo mirasse alquanto que' varii generi di supplizi ed anche riflettesse un poco sovra i tormenti sofferti; di poi fattolo di nuovo venire alla sua presenza, gli disse: Ascoltami, sacrifica a' nostri Dei, e non confidare nei tesori che tieni nascosti.

 E fattolo attaccare pei piedi a due carri, rivolti a due parti opposte, fu da quelli squarciato.

 Egli fu accusato come ribelle presso a Valentiniano, il quale, fattolo venire alla sua presenza, senza che ne avesse il minimo sospetto, gli immerse egli stesso la spada nel petto.

 Quando la virtuosa Teodolinda decise di scegliersi a marito e re Agilulfo, aveva taciuto tale suo divisamente; e fattolo pregare di venire alla sua corte, da Pavia andò ad incontrarlo fino alla terra di un certo Lomello, onde derivò di poi il nome di Lomellina.

 Il re e la regina, fattolo sedere, lo invitarono a narrare il viaggio e la grande scoperta.

 E fattolo attaccare per li piedi a due carri rivolti a due parti opposte, fu da quelli squarciato.

 Conosceva questi quale scandalo sarebbe nato nella milizia, qualora il figliuolo fosse andato impunito della sua disubbidienza; e perciò anteponendo la giustizia all' amore paterno, fattolo condurre in presenza di tutto l'esercito, gli {56 [56]} fece troncare la testa.

 Egli fu accusato come ribelle presso a Valentiniano, il quale fattolo venire alla sua presenza, senza che ne avesse il minimo sentore, gli immerse egli stesso la spada nel petto.

 Quando la virtuosa Teodolinda decise di scegliersi a marito e re Agilulfo, tacque il suo divisamente; e fattolo pregare di venire alla sua corte, da Pavia andò ad incontrarlo fino alla terra di Lomello oggidì Lomellina.

 Il re e la regina, fattolo sedere, lo invitarono a narrare il viaggio e la grande scoperta.

 Fattolo condurre alla sua presenza di notte tempo cominciò ad interrogarlo così: «Ti pare, o Cornelio, di fare quanto dovresti? Perchè non porti rispetto ai nostri Dei, non ubbidisci ai precetti imperiali, e non temi le mie minacce? anzi vai scrivendo lettere ai nemici della repubblica a danno della medesima?».

 R. Al pio Giosia succedè Gioacaz, che operò empiamente, e per questo fu vinto da Necao re dell'Egitto, il quale fattolo mettere in catene seco lo condusse schiavo in patria dove mori.

 Percìò Erode lo disprezzò, e qual pazzo fattolo vestire di bianco, lo rimandò a Pilato.

 Faraone, fattolo tosto condurre alla sua presenza, gli disse: Feci un sogno e non trovo chi sappia darmene spiegazione; mi fu detto che tu sei buono interprete.

 Al pio Giosia tenne dietro ílioacaz, che operò empiamente, e per questo fu vinto da Necao Re dell'Egitto, il quale, fattolo mettere in catene, seco lo condusse schiavo in Egitto, dove cuori.

 Perciò Erode lo disprezzò, e qual pazzo, fattolo vestire di bianco, lo rimandò a Pilato.

 I sediziosi vedendo le guardie cessarono di percuotere Paolo e lo consegnarono al tribuno, che fattolo legare ordinò che fosse condotto nella torre Antonia, che era una fortezza ed un quartiere di soldati vicino al tempio.