don bosco-conversazioni.html |
A035000408 |
Dopo la confessione il prete gli darà l'assoluzione in questa maniera, purchè egli la dimandi con umiltà e con vero pentimento: Il nostro Signor Gesù Cristo che ha fato alla sua Chiesa la facoltà di assolvere tutti i peccatori, che sono veramente pentiti, e che credono in lui, ti voglia perdonare i tuoi peccati per la sua infinita misericordia. |
don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html |
A042000105 |
Quando occorre di uscire se ne dimandi il permesso al Superiore, dicendo il motivo dell' uscita, ed approssimativamente il tempo che deve impiegare pel ritorno. |
don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html |
A056000112 |
18); e quel che deve maggiormente consolare il peccatore si è che egli non avrà molto da piangere: alla prima lacrima, al primo dire io mi pento, il Signore si muoverà subito a pietà, statim ut audierit, respondebit tibi; subito che tu ti penti e gli dimandi perdono, subito egli ti perdona. |
don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html |
A067001282 |
Voleva passare sotto silenzio le mariuolerie che fecero que' che figli, e poichè lo dimandi, tel dirò. |
don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html |
A069000695 |
Dal primo giorno sino all'ultimo, ciascuno di noi dimandi e ripeta a se stesso: Se Maria fosse oggi in luogo mio, come si porterebbe? Quale sarebbe la modestia de' suoi sguardi, l'affabilità delle sue maniere, la dolcezza delle sue parole, la prontezza della sua obbedienza, la carità delle sue conversazioni, il raccoglimento della sua preghiera, la purità delle sue intenzioni, in una parola, la santità della sua condotta?. |
A069001107 |
Che mi servirebbero i più bei talenti, che mi servirebbe un giorno la più vasta erudizione, se io avessi la disgrazia di abusarmene come {622 [630]} fanno oggidì tanti superbi filosofi, che infatuiscono nei loro pensamenti, che si perdono in falsi ragionamenti, e che di tutto vogliono sapere fuorchè di voi, o mio Dio, che siete la via, la verità, la vita? Ah! Signore, gradite che io vi dimandi in riguardo di scienza, ciò che Salomone vi domandava in fatto di ricchezza. |
don bosco-il galantuomo pel 1866.html |
A087000067 |
Prima per altro che partiate da noi, permettete che a nome de' miei amati Superiori, e de' miei cari compagni vi dimandi un favore; ed è che ci vogliate annoverare tra quelli che vi portano grande amore e che veniate ancora altre volte a vederci per cosi rinnovarci la gioia di questo bel giorno. |
don bosco-la forza della buona educazione.html |
A133000074 |
Il povero padre volgendo gli occhi incontrò gli sguardi di Pietrose ne fu commosso fino alle lagrime, e quasi fuori di sè stesso andava dicendo: povero ragazzo, tu mi dimandi perdono mentrechè ciò dovrei ben farlo io e gettarmi a tuoi piedi e implorare la tua pietà per un padre che non fu per le che un carnefice; poco gli mancò che egli non rompesse in forti singhiozzi. |
don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000428 |
Una volta gli comparve Gesù Cristo, e gli disse: « Tommaso hai scritto bene di me, qual mercede dimandi? » rispose: « non altra mercede che te stesso, o mio Dio ». |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000101 |
Alessandro rispose: «Quello che tu dimandi è cosa santa, ma G. Cristo ci proibisce di palesare le sublimi verità della fede a quelli che desiderano di saperle non per crederle, ma per metterle in derisione. |
don bosco-storia sacra.html |
A191000467 |
Sorto pertanto il nuovo dì, Daniele pieno di riconoscenza verso Dio venne dal Re, e, «Sire, gli disse, quello che tu dimandi non può da uomo sapersi; ma in cielo havvi un Dio il quale vede ogni segreto, e può svelare le cose che hanno a succedere ne' tempi futuri: questo a te fece vedere, come appunto a me stesso ha rivelato. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html |
A199000112 |
Alessandro si accorse che il governatore desiderava di sapere i misteri della religione cristiana non per istruirsi, ma per metterli in dispregio, perciò si fece a rispondere così: quello che tu dimandi è cosa santa, ma il nostro Signor G. C. ci proibisce di gettare le cose sante dinanzi ai cani; cioè ci proibisce di palesare le sublimi verità di fede a quelli che non desiderano di saperle per crederle, ma per metterle in derisione. |