Parola «Dilettissimi» [ Frequenza = 10 ]

don bosco-conversazioni.html
  A035000141 

 Per questo terzo secolo aggiungo ancora quanto dice S. Cipriano, il quale espone il modo di confessare le colpe ed il gran fervore con cui i cristiani del suo tempo confessavano i loro peccati; quindi continua: «confessi ciascuno di voi, ve ne prego, fratelli dilettissimi, confessi il suo peccato, mentre siete in vita, mentre è tempo per la confessione.


don bosco-conversione di una valdese.html
  A036000003 

 Non sono che pochi giorni, dacché colla mia Pastorale per la corrente Quaresima tutti io eccitava per organo dei signori Parroci li miei amati Diocesani a ben guardarsi dalle insidie che ai nostri giorni tendonsi per ogni dove ai Cattolici, onde farli fuorviare dalla loro religione, unica vera, la religione dei loro padri, e già si avverarono pur troppo le mie apprensioni, o Venerandi Confratelli e Figli dilettissimi: L'inimicus homo, di cui parla il Vangelo, è comparso anche su di questo bel campo mistico di Dio, e s'affatica e cerca di seminarvi la zizzania.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000007 

 Perchè adunque vi sono tra noi contenzioni? {10 [336]} Non abbiamo forse tutti lo stesso Dio, lo stesso Cristo, lo stesso spirito di grazia diffuso su di noi, la stessa vocazione in Gesù Cristo? Perchè divideremo noi le sue membra? Perchè facciamo noi la guerra al nostro proprio corpo? Siamo noi talmente insensati da dimenticare che noi siamo membra gli uni degli altri? O miei dilettissimi, noi vi scriviamo non solamente per avvertire voi, ma anco per donare un salutare avvertimento a noi stessi; imperocchè noi facciamo tutti lo stesso viaggio, ed il medesimo combattimento ne è imposto.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000015 

 Se mai sempre, ora poi è necessarissimo, Figli dilettissimi, mondare {28 [214]} la coscienza dalle opere morte, offrire i sacrificai di giustizia, fare frutti degni di penitenza e seminar nelle lagrime per mietere nell'esultanza.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html
  A166000001 

 Le nostre costituzioni, o figliuoli in G. C. dilettissimi, furono definitivamente approvate dalla Santa Sede il 3 aprile 1874.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000215 

 Dilettissimi giovani studiosi, gloriatevi di aderire colla semplicità dei fanciulli alle dottrine della tenerissima vostra madre Chiesa santa, e di tal maniera il vostro intelletto non verrà impedito di elevarsi alle più ardue speculazioni, indi anzi per ciò fare con esito felice riceverà meraviglioso aiuto e sicura direzione; poichè la luve della verità religiosa accolta con animo sottomesso e riverente innalza l'uomo a Dio, causa suprema di tutte le cose, gli mostra nella sapientissima provvidenza, nella immutabile giustizia, nell'immensa misericordia di Lui le ragioni dell'ammirabile ordinamento mondiale, e dei grandi avvenimenti che dominano la storia dell'umanità, {145 [147]} gli spiega innumerevoli difficoltà che pur troppo s'incontrano nello studio delle scienze, e non possono dalle sole forze dell'umano intendimento venir dissipate.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000096 

 Coraggio, confratelli nel Signore dilettissimi; di qui togliamo norma e regola al viver nostro; il tempo vola, l'eternità s'avvicina; mentre siamo in tempo, ad imitazione del caro Delmastro, prepariamoci ricchi tesori di meriti lassù nel Cielo.


don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html
  A205000347 

 A voi mi appello, giovani dilettissimi, che siete stati testimonii del suo raccoglimento e della sua applicazione non solamente nel tempo che il dovere lo chiamava ad ascoltarmi, ma in quello eziandio, il quale per lo più non si fanno scrupolo di perdere molti giovanetti che non sono privi di docilità e diligenza.

  A205000349 

 Dilettissimi giovani, la vita è un dono preziosissimo, che Iddio ci fece, per darci il mezzo di acquistarci dei meriti pel cielo, {127 [277]} e cosi sarà se tutto quello che noi facciamo è tale, che offerirsi possa a quel supremo Donatore, come appunto faceva il nostro Domenico.





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