don bosco-la storia d-italia.html |
A139000157 |
Disse pertanto a Damocle: «io ti cedo il mio posto per tutto quel tempo che vorrai, nè alcuna cosa voglio che ti manchi per farti godere della mia felicità.». |
A139000157 |
Fra i cortigiani del Re uno distinguevasi di nome Damocle, il quale magnificava del continuo le ricchezze, la sapienza e la felicità del tiranno. |
A139000158 |
Damocle fu da prima collocato sopra un letto d'oro coperto di panni doviziosamente ricamati; intorno a lui sorgevano credenze cariche di vasi d'oro e d'argento; molti domestici magnificamente vestiti lo circondavano, attenti a servirlo ad ogni suo cenno; da ogni parte gli aromi spandevano i loro odori, ardevano squisiti profumi. |
A139000159 |
Damocle era fuor di sè per la gioia, e sembravagli trovarsi in un vero paradiso, quando alzando gli occhi vide sopra il suo capo la punta di una spada, la quale, attaccata al soffitto da un tenue crine di cavallo, al più leggiero urto sarebbe caduta sul suo capo. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000168 |
Disse pertanto a Damocle: Io ti cedo il mio posto per tutto quel tempo che vorrai, nè alcuna còsa voglio che ti manchi per farti godere della mia felicità. |
A140000168 |
Fra' cortigiani del re uno segnalavasi di nome Damocle, il quale magnificava del continuo le ricchezze, la sapienza e la felicità del tiranno. |
A140000169 |
Damocle fu da prima collocato sopra un letto di oro coperto di panni doviziosamente ricamati; intorno a lui sorgevano credenze cariche di vasi d'oro e d'argento; molti domestici magnificamente vestiti lo circondavano attenti a servirlo ad ogni cenno: da tutte parti gli aromi spandevano odori, ardevano squisiti profumi. |
A140000170 |
Damocle era fuor di se dalla contentezza e sembravagli di trovarsi in un vero paradiso, quando alzati gli occhi vide sopra il suo capo la punta di una spada, la quale attaccata al soffitto per un tenue crine di cavallo al più leggiero urto sarebbe caduta sul suo capo. |