don bosco-angelina.html |
A002000127 |
«In fine di questo racconto mi sia permesso di interrogare i ricchi ed i potenti del secolo, i quali sprecando il danaro fabbricano palazzi d'oro e di marmo; e comprano possessioni di cui ignorano il prezzo ed il confine; dicano costoro: che cosa mancò a questo povero vecchio, cioè a Paolo? Voi, o {49 [219]} ricchi, bevete in tazze ingemmate, e Paolo bevendo l'acqua col concavo della mano soddisfece così al bisogno della sete. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139000394 |
Vespasiano aveva molte buone qualità, ma gli si rimprovera il difetto di avarizia; il che dimostrò particolarmente nell'occasione che alcuni deputati di una città andarono a partecipargli che avevano raccolta una grossa somma di danaro per innalzargli una statua d'oro: «collocatela qui, loro rispose, presentando il concavo «della mano, ecco qua la base della statua bella e «pronta.» Infatti eglisi fece dare quella somma, azione poco onorevole per un imperatore. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000373 |
«Collocatela qui, loro rispose presentando il concavo della mano, ecco qui la base della statua bella e pronta.» In fatti egli si fece dare quella somma: azione poco onorevole per un imperatore. |