don bosco-la storia d-italia.html |
A139001162 |
Tutti lodarono in quella guerra la sapienza del Colleoni, il quale per soccorrere la città di Brescia assediata dai Milanesi, con nuovissimi ordigni fece trasportare le barche dal fiume Adige sulla cima di un monte, e di là con universale ammirazione le fece di poi calare nel lago di Garda. |
A139001164 |
Giacomo Piccinino conosciuto nel Colleoni il generale in capo invocò la sua magnanimità, perchè non dal valore dei soldati, ma dalla sorte era stato preso. |
A139001164 |
L'ardimento del soldato incognito e la stranezza del caso andavano di bocca in bocca, e lo stesso Colleoni accorse sul luogo del fatto. |
A139001164 |
«Il tuo ardire, i tuoi fatti, rispose il «Colleoni, ti fanno degno del mio rispetto; il valor tuo «ti merita la mia amicizia. |
A139001165 |
Il Piccinino commosso a sì benigne parole vuol baciar la mano al Colleoni in segno di gratitudine; ma questi generoso lo bacia in volto; poi datagli una spada: «prendi, gli dice, accetta il premio del tuo coraggio. |
A139001165 |
«Uomo meritevole di miglior fortuna, possa tu eseguir «imprese che onorino te e l'Italia!» Colleoni fece accompagnar sano e salvo Piccinino fino al campo dei Milanesi, poscia voltosi ad un ufficiale, esclamò: «Piacesse al cielo che io avessi 1000 soldati simili a costui!». |
A139001166 |
Noi dobbiamo, miei cari, ammirare la virtù del Colleoni, che trattò con tanta generosità un suo nemico sfortunato. |
A139001167 |
I Milanesi accortisi che sarebbero tornati inutili tutti i loro sforzi contro ai Veneziani, finchè non fossero guidati da Colleoni, gli fecero vantaggiose proposte; ed il Colleoni passò al servizio di Filippo Visconti duca di Milano. |
A139001167 |
Intanto venuto a morte il duca, Colleoni fu tosto messo in libertà e fatto generale delle genti milanesi. |
A139001168 |
Narrano alcuni storici, il Colleoni esser stato il primo che sapesse usar bene in campo aperto le artiglierie; le quali erano allora d'invenzione recente, e si tenevano solo appostate nelle fortezze. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140001046 |
In quel tempo si continuava la guerra tra i Veneziani ed i Milanesi; e mancando ai Veneziani il Carmagnola, che avevano fatto crudelmente decapitare, affidarono il governo delle loro genti ad un certo Bartolomeo Colleoni, già compagno d'armi di Braccio da Montone, il quale da lui era passato al servizio di un altro generale assai reputato, di nome Giacomo Caldora. |
A140001047 |
Tutti lodarono in quella guerra la sapienza del Colleoni, il quale, per soccorrere la città di Brescia assediata dai Milanesi, con nuovissimi ordigni fece trasportare le barche dal fiume Adige sulla cima di un monte facendole poi di là calare con universale ammirazione nel lago di Garda. |
A140001049 |
Giacomo Piccinino conosciuto che ebbe nei Colleoni il generale in capo, invocò la sua magnanimità, {285 [285]} perchè non dal valore dei soldati, ma dalla sorte era stata preso. |
A140001049 |
Il tuo ardire, i tuoi fatti, rispose Colleoni, ti fanno degno del mio rispetto; il valor tuo ti merita la mia amicizia. |
A140001050 |
Il Piccinino commosso a tanta benignità voleva per gratitudine baciare la mano al Colleoni; ma questi da generoso lo bacia in volto; poi, datagli una spada, «prendi, gli dice, accetta il premio del tuo coraggio. |
A140001050 |
Uomo meritevole di miglior fortuna, possa tu eseguire imprese che onorino te e l'Italia!» Colleoni fece accompagnare sano e salvo Piccinino fino al campo dei Milanesi; poscia, voltosi ad un ufficiale, esclamò: «Piacesse al Cielo che io avessi mille soldati simili a costui!» Noi dobbiamo, miei cari, ammirare la virtù del Colleoni, che trattò con tanta generosità un suo nemico sfortunato. |
A140001051 |
I Milanesi, accortisi che sarebbero tornati inutili tutti i loro sforzi contro ai Veneziani, finchè non fossero guidati dal Colleoni, gli fecero vantaggiose proposte; ed egli passò al servizio di Filippo Visconti di Milano. |
A140001051 |
Intanto morto il duca, Colleoni fu tosto messo in libertà e fatto generale delle genti Milanesi. |
A140001052 |
Narrano alcuni storici, il Colleoni essere stato il primo che sapesse usar bene in campo aperto le artiglierie, le quali erano allora tra noi di novella invenzione, e si tenevano solo appostate nelle fortezze. |
A140001053 |
Avanzandosi in età, stanco dal lungo guerreggiare, il Colleoni risolse di ritirarsi in un castello vicino a Brescia, per condurre il rimanente de' suoi giorni nella tranquillità e lontano dal rumore delle armi. |