don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html |
A135000075 |
Dopo molte gare i nemici di Ceciliano elessero un altro vescovo di nome Maggiorino. |
A135000075 |
Il germe di questa setta derivò da certo Mensurio che ebbe Ceciliano successore nel vescovado di Cartagine. |
A135000075 |
Ma tutti i buoni cattolici ricusavano di comunicar col vescovo intruso ed invece si tenevano stretti e sottomessi al legittimo vescovo Ceciliano. |
A135000077 |
Disse in fine che tanto gli accusatori quanto gli accusati si scegliessero ciascuno dieci vescovi e si recassero a Roma con Ceciliano e con Maggiorino; colà dal Gerarca Melchiade sarebbe ogni cosa discussa e con solenne giudizio esaminata e definitivamente giudicata. |
A135000079 |
Affinchè poi possiate essere pienissimamente informato della quislione vi spedisco copia delle lettere che Anolino mandommi dall' Affrica contro ai colleghi di Ceciliano e ve le mando da me sottoscritte per togliere ogni pericolo di essere contraffatte. |
A135000079 |
Da parecchie lettere inviatemi da Anolino mio chiarissimo proconsole in Affrica venni a conoscere che Ceciliano, vescovo di Cartagine, è dai suoi colleghi accusato di molti delitti. |
A135000079 |
Per la qual cosa ho giudicato bene che Ceciliano vada a Roma con dieci vescovi di quelli che lo accusano, con altri dieci che egli reputa necessari per chiarire e tutelare la sua causa. |
A135000081 |
Donato con dieci vescovi accusatori di Ceciliano. |
A135000081 |
Quel venerando concilio, che è il primo concilio tenutosi nel palazzo Laterano, era composto dei seguenti personaggi: Ceciliano con dieci vescovi difensori. |
A135000082 |
Venendo poi alla causa di Ceciliano scrive Ottato di Milevi, furono interrogati i testimoni condotti da Donato, che confessarono non aver còsa da dire contro a Ceciliano. |
A135000083 |
S. Melchiade dopo di aver sentito il parere di tutti si alzò e proferi questa sentenza: Constando chiaramente che Ceciliano non è colpevole di alcuna cosa nemmeno da quelli stessi che Donato condusse per accusarlo, neppure Donato poterlo convincere di colpa alcuna giudico doversi rimandare alla sua diocesi e reintegrare in tutti i suoi diritti. |
A135000085 |
I Donatisti allora che furono condannati da s. Melchiade nel concilio Lateranese finsero di sottomettersi confessando giusta la sentenza che condannava {60 [232]} loro stessi e proclamava l' innocenza di Ceciliano. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000309 |
Così nacque lo scisma, ossia la separazione; da una parte stando i cattolici con Ceciliano, e dall'altra gli scismatici capitanati da Donato col loro vescovo intruso Maggiorino. |
A190000309 |
Disse in {139 [139]} fine che tanto gli accusatori quanto gli accusati si scegliessero ciascuno dieci vescovi e si recassero a Roma con Ceciliano e con Maggiorino; colà dal gerarca Melchiade sarebbe ogni cosa discussa e con solenne giudizio esaminata e definitivamente giudicata. |
A190000309 |
Dopo molte gare gli avversari di Ceciliano elessero un altro vescovo di nome Maggiorino. |
A190000309 |
Ma tutti i buoni cattolici ricusavano di comunicar con quest'altro vescovo intruso, ed invece si tenevano stretti e sottomessi al legittimo vescovo Ceciliano. |
A190000309 |
Questa setta ebbe principio l'anno 311 ai tempi di Ceciliano vescovo di Cartagine, Era questi commendevole per scienza e virtù; ma venne accusato di essere stato consacrato vescovo in modo irregolare e nullo. |
A190000310 |
- Mentre compievansi gli ordini di Costantino in Africa e gli invitati si preparavano alla partenza per Roma egli scrisse a s. Melchiade una lettera in cui diceva: «Da parecchie lettere inviatemi da Anolino mio proconsole in Africa venni a conoscere che Ceciliano, vescovo di Cartagine, è da'suoi colleghi accusato di molti delitti. |
A190000310 |
Affinchè poi possiate essere informato pienamente della questione, vi spedisco copia delle lettere che Anolino mandommi dall'Africa contro ai colleghi di Ceciliano e ve le mando da me sottoscritte per togliere ogni pericolo di essere contraffatte. |
A190000310 |
Per la qual cosa ho giudicato bene che Ceciliano vada a Roma con dieci vescovi di quelli che lo accusano, e con altri dieci che egli reputa necessari per chiarire e tutelare la sua causa. |
A190000312 |
S. Melchiade udito il parere di tutti, si alzò e proferì questa sentenza: Constando chiaramente che Ceciliano non è colpevole di alcun peccato, nemmeno a parere di quelli stessi che Donato condusse per accusarlo, e che neppure Donato ha potuto convincerlo di colpa alcuna, giudico doversi rimandare alla sua diocesi e reintegrare in tutti i suoi diritti. |
A190000312 |
Venendo poi alla causa di Ceciliano, scrive Ottato di Milevi, furono interrogati i testimoni condotti da Donato, che confessarono non avere cosa da dire contro di esso. |
A190000358 |
Ben informato della questione, appoggiato all'autorità dei libri santi, provò ad evidenza che il legittimo vescovo di Cartagine era Ceciliano, valida l'ordinazione di lui e fatta secondo tutte le regole della Chiesa; che perciò non v'era alcun motivo di rompere l'unità cattolica; i donatisti non aver altro partito per mettersi sulla strada della salute se non ritornare nel grembo della Chiesa cattolica. |